giovedì 6 marzo 2014

Sarà perché ho un nonno dell'impero asburgico ma come mi piace il popolo tedesco ed anche i giornalisti tedeschi. Quando penso che in Italia scrivono cani e servi mi viene voglia di andarmene in Germania.

«Beppe Grillo: il clown della politica italiana perde fan»

di   - 05/03/2014 - Der Spiegel illustra la crisi del M5S dopo le espulsioni

«Beppe Grillo: il clown della politica italiana perde fan»<1/4>

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Beppe Grillo non fa più ridere. Qualche mese fa il fondatore del MoVimento 5 Stelle era considerato una figura politica capace di riportare speranza nell’Italia della crisi. Per Der Spiegel però le urla e le minacce di Grillo non suscitano più le positive aspettative di prima, mentre il suo movimento si distrugge da solo.
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DER SPIEGEL CONTRO GRILLO - Il settimanale tedesco Der Spiegel traccia un’analisi delle ultime vicende del MoVimento 5 Stelle, la lista che poco più di un anno fa ha raccolto i maggiori consensi alle elezioni politiche, per lo meno per quanto riguarda la circoscrizione italiana. L’articolo di Der Spiegel parte dalla delusione di Carla, una docente di 40 anni che vive a Roma. La professoressa capitolina è una delle elettrici conquistate dal verbo del M5S, il movimento che si è prefigurato come alternativa alla casta politica che ha governato male il nostro paese negli ultimi decenni, destra come sinistra. Carla spiega al corrispondente del settimanale tedesco di aver votato Grillo per dire basta al vecchio sistema. «L’Italia del M5S sarebbe stata diversa dal passato, una novità sarebbe stata sicuramente un progresso rispetto al ritorno di chi c’era prima», rimarca la professoressa di Roma ora rimasta delusa dall’evoluzione presa dal MoVimento 5 Stelle.
DELUSIONE 5 STELLE - Der Spiegel sottolinea come fino a poco tempo fa il M5S era già considerato come il più probabile vincitore delle prossime elezioni europee. L’Italia continua a dare scarsi segnali di miglioramento, e l’uscita dalla crisi è sempre molto faticosa. L’impopolarità del governo Letta, sommata alla crescente ostilità verso la moneta unica contrastata da Beppe Grillo, sembrava la miscela giusta per un nuovo trionfo a 5 Stelle. Le probabilità di vittoria adesso sembrano decisamente più ridotte, evidenzia il settimanale tedesco. «Il movimento di protesta si sta distruggendo da solo. Da una parte ci sono i parassiti contro i fascisti, dall’altra accuse di metodi stalinisti che si contrappone ad attacchi relativi all’arricchimento personale. Quattro senatori sono stati espulsi, altri parlamentari hanno minacciato l’abbandono o presentato le loro dimissioni, altri quattro erano stati cacciati via» ricostruisce Der Spiegel in merito alle vicende interne del M5S. Un’esplosione di rabbia arrivata dopo l’incontro/scontro tra Renzi e Grillo, che ha lasciato perplessi molti sostenitori grillini. Il presidente del Consiglio non ha potuto parlare alla luce del comportamento di Grillo, che secondo Der Spiegel ha così tradito le aspettative dei suoi elettori.
DILEMMA RENZI - Per il settimanale tedesco l’arrivo al potere di Matteo Renzi ha messo in difficoltà la strategia del MoVimento 5 Stelle, seguita finora in modo piuttosto coerente dalle politiche del 2013 fino alla conclusione del governo Letta. «Secondo un sondaggio due terzi dell’elettorato grillino vogliono un dialogo con Renzi. Questo provoca un dilemma al finora unico rappresentante della rabbia dei cittadini. Se ci si apre al confronto, si aiuta il nuovo presidente del Consiglio. Perché dovrebbero gli elettori votare chi dice che così non va più bene, se al potere c’è una forte diversità come quella rappresentata da Renzi? Per questo Grillo e i suoi fedeli ortodossi tentano di soffocare ogni avvicinamento con il leader del PD. E chi prova a criticare, come hanno fatto i quattro senatori, viene attaccato, minacciato, offeso ed alla fine allontanato». Senza pietà, ma secondo le regole, almeno quella della rete, che Der Spiegel definisce la semidivinità della setta di Grillo.
TERRORE CASALEGGIO - Il settimanale tedesco definisce Gianroberto Casaleggio come il guardiano della rete a 5 Stelle, il vero guru di Beppe Grillo. Per Der Spiegel Casaleggio è un imprenditore di successo, tra i principali protagonisti dell’economia basata su internet del nostro paese. «Gianroberto Casaleggio è considerato come il visionario del M5S. In un film, Gaia, venivano descritti scenari per il futuro dell’umanità, tra i quali il più probabile era una creazione di democrazia della rete globale, come effetto di una catastrofica guerra mondiale. Secondo i critici sarebbe proprio Gianroberto Casaleggio il responsabile del terrore che vige nell’organizzazione, con cui viene represso ogni dissenso rispetto alla linea ordinata dal vertice del 5 Stelle». Metodi da far impallidire George Orwell, come ha spiegato il senatore espulso Francesco Campanella. Un modo di condurre un movimento che aveva suscitato tante speranze che ha lasciato perplessi numerosi elettori come la signora Carla. La professoressa di Roma rimarca di non voler più votare il M5S a causa dello stile antidemocratico con cui Grillo guida l’organizzazione. Un peccato, dice a Der Spiegel, che illustra come questo sentimento si stia diffondendo sempre di più tra elettori ma anche tra i militanti dell’organizzazione.

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