domenica 2 marzo 2014

Qualcuno si rende conto solo ora che il m5s é una setta. Noi lo abbiamo sempre saputo. E non vi sono un Grillo e Casaleggio autoritari riespetto ai militanti. I militanti sono la fotocopia dei due guru.

Un ex M5S: grillismo autoritario fin dagli inizi

0Share via email
grillo stalin
Riceviamo e pubblichiamo.

Quello che sta accadendo all’interno del M5S è un triste film già visto e vissuto con qualche anno d’anticipo. Dal lontano 6 novembre 2008 quando, insieme ad altri, venni espulso dal meet up di Vicenza sono passati solamente 5 anni, ma nulla è cambiato all’interno del M5S, stesso rituale, stessa ipocrisia, stesso sol dell’avvenir, per un cambiamento annunciato e mai realizzato. Stesso linguaggio, traditore, opportunista, carrierista, di cosa, nessuno l’ha mai saputo. Un linguaggio degno della migliore tradizione autoritaria (fascismo e comunismo per me pari sono) fatto di menzogne, distorsione dei fatti, disinformazione, codardia di chi sa e tace.
Con altri all’atto dell’espulsione fondammo un nuovo meet up, pensando, che il politburo grillesco del meet up 3 di Vicenza fosse un’anomalia nel complesso mondo grillino. Allora non era ancora nato il M5S, erano i tempi degli “amici di Beppegrillo”.
I motivi della speranza erano dovuti ad un incontro avuto con Grillo qualche settimana prima, al quale alcuni di noi avevamo presentato il progetto “Italia a 5 Stelle”, e Veneto a 5 Stelle, un progetto di coordinamento nazionale per preparare le elezioni europee, regionali e successivamente nazionali. In quell’occasione Grillo in persona ci disse che eravamo troppo avanti, che dovevamo avere pazienza.
Purtroppo nel 2010 capimmo sulla nostra pelle la vera natura del grillo pensiero, quando ci impose d’imperio il candidato presidente alle elezioni regionali, ignorando il lavoro di molti, a favore degli uomini fedeli al capo. Antesignani di una candidatura a loro insaputa. Molti, me compreso, uscirono definitivamente dal movimento. In tutti questi anni non ho mai attaccato il movimento, sapevo che sarebbe imploso, la verità alla lunga viene fuori. Quindi quello che è successo in parlamento, almeno per chi ha vissuto precedentemente fatti analoghi, non è una novità, sicuramente non me lo aspettavo così presto. In questa partita vincono i soliti e pagano sempre gli stessi.
In ogni caso lo spirito originario degli “Amici di Beppe Grillo” non è morto, ma non è più nel M5S, la verità è più lenta della bugia, ma alla lunga viene fuori da sola.

Marco Fascina
0Share via email

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...