domenica 2 marzo 2014

Creare imprese e farle funzionare senza sovvenzioni statali.

Dietro Renzi c'è Donadon, Il guru veneto (H-Farm) delle start-up



Di Giovanni Iozzia
Dietro il record di Matteo Renzi (il primo presidente del Consiglio a visitare nella sua prima uscita pubblica una fabbrica di startup), c'è lui:Riccardo Donadon, un quasi cinquantenne con il look da ragazzino e i modi lievi dei veneti. Creare nuove imprese è una sua specialità da oltre 20 anni e tutta la sua esperienza, le sue ambizioni e la sua visione le ha messe in H-Farm, l'incubatore, come si dice in gergo, che ha lanciato nel 2005 a Ca Tron, provincia di Treviso, l'angolo di Veneto dove lui è nato e cresciuto. Lì dove c'era una tenuta agricola adesso c'è una fattoria tecnologica diventata meta di pellegrinaggio per gli adepti del Nuovo Movimento delle Start Up. Le fattorie ci sono ancora ma accolgono i nuovi contadini dell'innovazione che discutono di new media, web 3.0, mobile. Questo è un angolo d'oro del Nord-Est, territorio di aziende come Benetton, Geox, Diesel, Sisley, Luxottica.
La H prima di Farm sta per human. "Una volta qui c'era l'economia, nella terra", spiega Donadon. "Noi incoraggiamo la gente a tornare alle sue radici, a creare imprese rivoluzionarie in queste vecchie case, senza costruire edifici nuovi e lavorando in un modo migliore".  E' l'alternativa made in Italy ai business park ipertecnologici della Silicon Valley americana. E per questo incuriosisce e attira visitatori internazionali. Ma anche investitori. Fra i soci di Donadon ci sono Bertelsmann, la multinazionale tedesca che controlla la più grande società editrice europea di riviste (Gruner & Jahr) e più grande gruppo editoriale al mondo in lingua inglese (Random House). Normale quindi che qui abbiano investito anche imprenditori come Renzo Rosso, patron di Diesel.
Riccardo Donadon arriva da lontano.  È stato uno dei capitani coraggiosi della New Economy a cavallo tra Novecento e Nuovo Secolo, ha realizzato il suo primo sogno con E-Tree (venduta poi a Etnoteam), si è ritirato per qualche anno a fare il giardiniere nella sua terra e dal 2005 con H-Farm, fondata con Maurizio Rossi, ha continuato a seminare e raccogliere, non più piante ma imprese. Con successo. Sono cresciuti i collaboratori, la superficie, i capitali investiti, le imprese incubate.
Ma cosa fa esattamente H-Farm?  Produce nuove imprese a ciclo completo: dall'idea, all'investimento, alla realizzazione (execution), alla vendita (exit). In gergo è un venture incubator. Finora ha investito quasi 15 milioni di euro e ha fatto nascere quasi 50 "bambini".  A Ca' Tron ma anche li dove ha esportato il suo metodo, a Londra, negli Stati Uniti (San Francisco), in India (Mumbai). A loro da spazio, assistenza, mezzi per affrontare il mercato e poi, se crescono sani e forti, li lascia camminare con le loro gambe.
Il sogno di Donadon si chiama "Sile Valley", dal nome del fiume che scorre da Padova a Treviso per poi piegare verso la Laguna Veneta. Non è facile da realizzare ma lui va avanti, deciso e pacato. Convinto dell'importanza dell'economia digitale e della voglia di fare che c'è fra tanti giovani e meno giovani. Le proposte d'impresa che arrivano ogni anno sono quasi 1000, la selezione è dura. Ce la fa di solito uno su 100. E quando arriva a Ca Tron deve sottoporsi all'ultima prova sul campo: una corsa in mutande, qualunque siano le condizioni metereologiche, per conquistarsi i cubicoli, gli uffici ricavati nelle vecchie fattorie.

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