ATTACCO
Berlusconi: «La mafia dei giudici mi ha fatto fuori»
Il Cavaliere: «Dal Colle niente grazia, non c'erano le condizioni».
Silvio Berlusconi, il 5 marzo, ha incontrato alcuni esponenti lucani a palazzo Grazioli.
Nel corso del colloquio, con il quale ha nominato il nuovo Comitato di presidenza della Regione, il Cavaliere è tornato ad accusare i giudici, come testimoniato da un video registrato da uno dei partecipanti e avuto in esclusiva da Il Fatto Quotidiano: «Dopo il 25 maggio, se non mi mettono in galera prima, mi invitate da voi e vengo giù da voi», ha dichiarato il leader di Forza Italia.
CAV: «È IL PERIODO PIÙ BRUTTO».«Ho detto, se non mi mettono in galera perché io sto davvero vivendo il periodo più brutto della mia vita perché dopo aver lottato per 20 anni per la libertà sono qui a difendermi da una mafia di giudici che il 10 aprile mi diranno se mi mettono in galera o se mi mandano ai servizi sociali».
«RIDICOLO CHE SIA AFFIDATO A SERVIZI SOCIALI». Il leader di Forza Italia ha poi affrontato la questione dell'affidamento ai servizi sociali.
«Ho rappresentato al capo dello Stato, attraverso delle persone a me vicine, la ridicolaggine di avere un uomo della mia età, dopo tutto ciò che in passato ha fatto come uomo di impresa e di Stato, affidato a una riabilitazione attraverso colloqui con assistenti sociali», ha affermato.
«FATTO FUORI CON 'COLPI DI STATO'». Parole che però sembrerebbe non abbiano convinto Giorgio Napolitano: «Niente, ha detto: no, non ci sono le condizioni. Hanno voluto farmi fuori, lo hanno fatto in una maniera determinatissima attraverso colpi di Stato», accusato il Cavaliere.
Nel corso del colloquio, con il quale ha nominato il nuovo Comitato di presidenza della Regione, il Cavaliere è tornato ad accusare i giudici, come testimoniato da un video registrato da uno dei partecipanti e avuto in esclusiva da Il Fatto Quotidiano: «Dopo il 25 maggio, se non mi mettono in galera prima, mi invitate da voi e vengo giù da voi», ha dichiarato il leader di Forza Italia.
CAV: «È IL PERIODO PIÙ BRUTTO».«Ho detto, se non mi mettono in galera perché io sto davvero vivendo il periodo più brutto della mia vita perché dopo aver lottato per 20 anni per la libertà sono qui a difendermi da una mafia di giudici che il 10 aprile mi diranno se mi mettono in galera o se mi mandano ai servizi sociali».
«RIDICOLO CHE SIA AFFIDATO A SERVIZI SOCIALI». Il leader di Forza Italia ha poi affrontato la questione dell'affidamento ai servizi sociali.
«Ho rappresentato al capo dello Stato, attraverso delle persone a me vicine, la ridicolaggine di avere un uomo della mia età, dopo tutto ciò che in passato ha fatto come uomo di impresa e di Stato, affidato a una riabilitazione attraverso colloqui con assistenti sociali», ha affermato.
«FATTO FUORI CON 'COLPI DI STATO'». Parole che però sembrerebbe non abbiano convinto Giorgio Napolitano: «Niente, ha detto: no, non ci sono le condizioni. Hanno voluto farmi fuori, lo hanno fatto in una maniera determinatissima attraverso colpi di Stato», accusato il Cavaliere.
Giovedì, 06 Marzo 2014
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