martedì 26 agosto 2014

E meno male che il M5S era un movimento democratico. Democratico chi? Se sono come i grillini di Voghera e di Pavia di democratico hanno la possibilità di alzare la mano per essere d'accordo con Benzi, il socio di Casaleggio S.P.A.

La 5 stelle Laura Castelli apre a Renzi e bacchetta il collega Di Battista (e nessuno ve lo dice!1!)

26/08/2014 - di 

In una lunga intervista sul Fatto lancia una sfida al premier: «Se Renzi taglia l’Irap pronti a votare misure urgenti per l'economia». E sul deputato romano: « Ho trovato il post inopportuno nei toni e nei tempi»

La 5 stelle Laura Castelli apre a Renzi e bacchetta il collega Di Battista (e nessuno ve lo dice!1!)Pronti a votare con la maggioranza su misure urgenti: abolizione Irap ed Equitalia, reddito di cittadinanza, detassazione famiglie e Pmi. Il segnale arriva netto e chiaro da una testata molto seguita dall’elettorato del Movimento 5 stelle. La deputata Laura Castelli, in una intervista sul Fatto Quotidiano a firma di Luca De Carolis, precisa: «Renzi ha farfugliato in questi giorni di togliere gli 80 euro per abolire l’Irap. Bene, noi una misura di questo tipo la voteremmo. Pare di capire che ci sia anche l’intenzione di abolire Equitalia, anche se in aula la maggioranza ha ucciso il nostro ddl sul tema».
(Photo by Giorgio Cosulich/Getty Images)
(Photo by Giorgio Cosulich/Getty Images)
NIENTE TAVOLI MA LAVORO NELLE COMMISSIONI - Nessun tavolo con streaming: si dovrà lavorare, secondo la parlamentare, nelle «commissioni e in aula». Niente tavoli fatti «male». Perché? «Aspettavamo risposte che non sono mai arrivate».
Non solo la parlamentare pensa che il reddito di cittadinanza potrebbe comunque interessare il Pd:
Una presidente di Regione del Pd (Debora Serracchiani, ndr) sta provando a portare avanti il reddito di cittadinanza, altri governatori lo descrivono come necessario. E la gente sa che negli altri Paesi misure di questo tipo funzionano
DI BATTISTA E IL POST INOPPORTUNO – Dialogo? Intesa? Castelli precisa che «la linea non cambia». Eppure qualche sassolino dalla scarpa se lo leva. Il post sull’Isis di Alessandro Di Battista (che ha sollevato polemiche nei giorni scorsi) era inadeguato: «Penso che la gente non la fai mangiare parlando di terrorismo internazionale. Ho trovato il post inopportuno nei toni e nei tempi». Non è la sola a parlarne. Domenica il vicepresidente alla CameraLuigi Di Maio ha spiegato sul Corriere che non può «tappare la bocca» ai suoi colleghi. «Io mi attengo – ha spiegato democristianamente – alle posizioni ufficiali e non ho intenzione di entrare nella discussione. Quello di Di Battista era un intervento molto lungo e articolato: lo si può condividere o meno, ma non voglio alimentare ulteriori speculazioni». Castelli è più precisa:
M5S ha presentato un’interrogazione alla Rai in cui invoca la cacciata del direttore del Tg1 e sanzioni per due giornalisti accusati di “disinformazione” proprio su Di Battista.
Io in due anni non ho mai avuto problemi con giornali e televisioni.
Come ripartirete a settembre? Casaleggio riprenderà gli incontri con voi a Roma?
Sì. Ma il mio auspicio è soprattutto che eletti e attivisti non fraintendano mai il senso dell’impegno di Beppe e Gianroberto. E che non si montino la testa, ricordandosi che siamo solo dei cittadini.
Qualcuno la testa se l’è montata?
Assolutamente sì
Insomma, chi ha orecchie per intendere intenda.
(Copertina Fabio Cimaglia / LaPresse)

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