#Finitalafesta Il premier dichiara guerra alla ditta che ha costruito il viadotto siciliano crollato una settimana dopo l’inaugurazione
Lo avevano inaugurato appena una settimana fa e il viadotto della Palermo-Agrigento è già crollato. Italia, svegliati! Chi sbaglia deve pagare. Così come sarebbe giusto far pagare chi riassesta le strade della Capitale, le quali però dopo pochi mesi ritornano piene di buche.
LA REAZIONE DEL PREMIER
Prima su Facebook poi su twitter, il premier Renzi ha reagito indignato per il crollo dell’opera siciliana. “Il viadotto Scorciavacche 2, sulla Palermo-Agrigento, inaugurato lo scorso 23 dicembre e costato 13 milioni, è crollato. Solo per una fortunata coincidenza non si è fatto male nessuno, ma questo non cambia di una virgola le colpe dei colpevoli. Ho chiesto ad Anas il nome del responsabile: è finito il tempo degli errori che non hanno mai un padre. Pagheranno tutto”. Analogo messaggio lanciato dal premier su Twitter: “Viadotto Scorciavacche, Palermo. Inaugurato il 23 dicembre, crolla in 10 giorni. Ho chiesto a Anas il nome del responsabile. Pagherà tutto. #finitalafesta”.
E’ intervenuto anche il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi: “il crollo del viadotto sulla Palermo-Agrigento, è un fatto inaudito e inaccettabile. Ho immediatamente chiesto all’Anas una relazione dettagliata sull’appalto, sui lavori e anche sulla commissione di collaudo. C’è chi l’ha costruito male, chi non ha controllato che i lavori fossero fatti a dovere e chi ha dato il via libera alla circolazione. Ogni negligenza per irresponsabilità in tutto questo non verrà assolutamente giustificata”. L’Anas ha fornito il nome della ditta responsabile dei lavori.
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