Boko Haram, massacro senza precedenti: 2mila morti
Il gruppo estremista ha ucciso un numero indefinito di civili e raso al suolo villaggi, conquistando un'altra città. Migliaia gli sfollati
Redazione 9 Gennaio 2015
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NIGERIA - Una strage avvenuta giovedì otto dicembre: il nuovo attacco di Boko Haram avrebbe fatto quasi 2mila vittime, raso al suolo interi villaggi. Alla fine sotto il controllo del gruppo terrorista è caduta un'altra città, nel nord-est del Paese.
La città si chiama Baga e si trova sulla costa occidentale del lago Ciad. Nei giorni seguenti all’attacco, i miliziani di Boko Haram hanno condotto una serie di altri assalti contro diversi villaggi nello stato di Borno, distruggendo capanne e uccidendo decine di altre persone. Gli attacchi sono stati confermati da diversi abitanti e da alcuni esponenti delle amministrazioni locali, che hanno fornito le loro testimonianze ad Al Jazeera.
In sei mesi il gruppo estremista ha attaccato 20 città a cui ha imposto la legge islamica. Gli assalti sono stati condotti di notte con armi e bombe incendiare che hanno bruciato in poco tempo le capanne. Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati sarebbero almeno 5mila i nigeriani in fuga. Il governo della Nigeria ha spesso criticato la comunità internazionale e le organizzazioni umanitarie per non aver fornito risorse sufficienti all'esercito per combattere i miliziani. Anche gli stati confinanti come Ciad e Camerun si dicono preoccupati per le ultime conquiste del gruppo estremista, che sta iniziando a lanciare attacchi anche oltre il confino nigeriano nei loro territori.
La città si chiama Baga e si trova sulla costa occidentale del lago Ciad. Nei giorni seguenti all’attacco, i miliziani di Boko Haram hanno condotto una serie di altri assalti contro diversi villaggi nello stato di Borno, distruggendo capanne e uccidendo decine di altre persone. Gli attacchi sono stati confermati da diversi abitanti e da alcuni esponenti delle amministrazioni locali, che hanno fornito le loro testimonianze ad Al Jazeera.
In sei mesi il gruppo estremista ha attaccato 20 città a cui ha imposto la legge islamica. Gli assalti sono stati condotti di notte con armi e bombe incendiare che hanno bruciato in poco tempo le capanne. Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati sarebbero almeno 5mila i nigeriani in fuga. Il governo della Nigeria ha spesso criticato la comunità internazionale e le organizzazioni umanitarie per non aver fornito risorse sufficienti all'esercito per combattere i miliziani. Anche gli stati confinanti come Ciad e Camerun si dicono preoccupati per le ultime conquiste del gruppo estremista, che sta iniziando a lanciare attacchi anche oltre il confino nigeriano nei loro territori.
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