martedì 6 gennaio 2015

Riceviamo e pubblichiamo.


L'uscita della Grecia dall'euro sarebbe come crac Lehman

Lo dicono gli economisti americani. "La moneta unica è stato un fallimento. Non c'è più modo di uscire dalla crisi".
Martin Feldstein, professore di economia ad Harvard
Martin Feldstein, professore di economia ad Harvard
NEW YORK (WSI) - L'eventuale uscita della Grecia dalla zona euro rappresenterebbe per il mercato finanziario una notizia addirittura peggiore di quella del crack della Lehman Brothers. E' quanto emerge da una recente sondaggio condotto dal sito americano MarketWatch tra alcuni economisti.

Un possibile abbandono della moneta unica da parte di Atene per Barry Eichengreen, professore all’University of California a Berkley, finirebbe per imporre severi controlli alle banche del paese ma alimenterebbe nel breve periodo anche le speculazioni su chi tra gli altri paesi di Eurolandia potrebbe seguire la stessa strada. Si riproporrebbe in breve quanto successo nella crisi finanziaria seguita al fallimento della Lehman.

L'idea generale è che in attesa di capire cosa succederà in Grecia, il mercato vivrà una fase di turbolenza con gli spread dei titoli dei debiti sovrano che potrebbero allargarsi.

Per Kenneth Rogoff, ex capo economista del Fondo monetario internazionale e di un professore di Harvard, l'euro "è un disastro storico." "Ciò non significa che sia facile da smantellare" ha detto.

Martin Feldstein, professore di economia ad Harvard, critico di lunga data del progetto dell'euro, ha aggiunto che tutti i tentativi fatti dall'Europa per tornare a una crescita sana sono risultati fallimentari. "Penso che non ci sia un modo per porre fine alla crisi dell'euro", ha concluso Feldstein.
(mt)

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