Papa: "Basta sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo. Non c'è futuro senza pace"
Davanti a migliaia di persone in Piazza San Pietro per l'Angelus, Bergoglio invita a pregare per cercare la concordia anche in famiglia e in parrocchia. E annuncia la creazione di 15 nuovi cardinali nel Concistoro del 14 febbraio
CITTA' DEL VATICANO - "Il mio auspicio" per il 2015 "è che si superi lo sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo". Papa Francesco così ha parlato alla folla riunita in Piazza san Pietro per l'Angelus. "Questo sfruttamento - ha aggiunto - è una piaga sociale che mortifica i rapporti interpersonali e impedisce una vita di comunione improntata a rispetto, giustizia e carità". Il Santo Padre ha ricordato che l'anno è iniziato celebrando la Giornata Mondiale della Pace sul tema "Non più schiavi, ma fratelli". E proprio sulla necessità di ricercare la pace il Pontefice si è soffermato nel suo discorso: "Ogni uomo e ogni popolo hanno fame e sete di pace, pertanto è necessario e urgente costruire la pace - ha detto -. Certamente la pace non è soltanto assenza di guerra, ma una condizione generale nella quale la persona umana è in armonia con se stessa, con la natura e con gli altri".
Nessun futuro senza pace. "Non c'è futuro senza propositi e progetti di pace - ha proseguito Francesco -. Penso ai conflitti che insanguinano ancora troppe regioni del Pianeta, alle tensioni nelle famiglie e nelle comunità, culturale, etnica e religiosa. Dobbiamo convincerci, nonostante ogni contraria apparenza, che la concordia è sempre possibile, ad ogni livello e in ogni situazione". Il mondo, ha sottolineato Bergoglio, è pieno di contraddizioni: "Gli uomini parlano tanto della luce, ma spesso preferiscono la tranquillità ingannatrice del buio, noi parliamo tanto della pace ma spesso ricorriamo alla guerra, scegliamo il silenzio complice oppure non facciamo nulla di concreto per costruire la pace". "Far tacere le armi e spegnere i focolai di guerra rimane la condizione inevitabile per dare inizio ad un cammino che porta al raggiungimento della pace nei suoi differenti aspetti". Poi l'invito: "Ricordiamoci qui in piazza quel cartello, 'Alla radice della pace c'è la preghiera', la pace è dono che deve essere accolto e implorato", costruiamo "questo dono nelle situazioni diverse in cui ci troviamo".
Piccoli gesti. La pace, insiste il Papa, deve essere perseguita a tutti i livelli: "Nella tua casa, nel tuo lavoro, nella tua famiglia - ha incitato papa Bergoglio a braccio a proposito dei piccoli gesti che costruiscono un cammino verso la pace - fai la pace" e ha invitato "agli albori di un nuovo anno", a "riaccendere nel cuore un impulso di speranza che deve tradursi in concrete opere di pace, di riconciliazione, di fraternità. Ciascuno nel proprio ruolo e nelle proprie responsabilità - ha detto - può compiere gesti di fraternità nei confronti del prossimo, specialmente di coloro che sono provati da tensioni familiari o da dissidi di vario genere. Questi piccoli gesti - ha suggerito - hanno tanto valore: possono essere semi che danno speranza, possono aprire strade e prospettive di pace".
15 nuovi cardinali da 14 Paesi. Papa Francesco ha annunciato che creerà "15 nuovi cardinali, da 14 nazioni del mondo". Come noto, li creerà nel Concistoro del prossimo 14 febbraio. Nominerà anche cinque cardinali non elettori, cioè con più di 80 anni. Tra i prossimi cardinali elettori ci sono anche gli italiani Edoardo Menichelli e Francesco Montenegro. È poi italiano uno dei 5 cardinali non elettori, Luigi De Magistris, pro-penitenziere maggiore emerito.
Nessun futuro senza pace. "Non c'è futuro senza propositi e progetti di pace - ha proseguito Francesco -. Penso ai conflitti che insanguinano ancora troppe regioni del Pianeta, alle tensioni nelle famiglie e nelle comunità, culturale, etnica e religiosa. Dobbiamo convincerci, nonostante ogni contraria apparenza, che la concordia è sempre possibile, ad ogni livello e in ogni situazione". Il mondo, ha sottolineato Bergoglio, è pieno di contraddizioni: "Gli uomini parlano tanto della luce, ma spesso preferiscono la tranquillità ingannatrice del buio, noi parliamo tanto della pace ma spesso ricorriamo alla guerra, scegliamo il silenzio complice oppure non facciamo nulla di concreto per costruire la pace". "Far tacere le armi e spegnere i focolai di guerra rimane la condizione inevitabile per dare inizio ad un cammino che porta al raggiungimento della pace nei suoi differenti aspetti". Poi l'invito: "Ricordiamoci qui in piazza quel cartello, 'Alla radice della pace c'è la preghiera', la pace è dono che deve essere accolto e implorato", costruiamo "questo dono nelle situazioni diverse in cui ci troviamo".
Piccoli gesti. La pace, insiste il Papa, deve essere perseguita a tutti i livelli: "Nella tua casa, nel tuo lavoro, nella tua famiglia - ha incitato papa Bergoglio a braccio a proposito dei piccoli gesti che costruiscono un cammino verso la pace - fai la pace" e ha invitato "agli albori di un nuovo anno", a "riaccendere nel cuore un impulso di speranza che deve tradursi in concrete opere di pace, di riconciliazione, di fraternità. Ciascuno nel proprio ruolo e nelle proprie responsabilità - ha detto - può compiere gesti di fraternità nei confronti del prossimo, specialmente di coloro che sono provati da tensioni familiari o da dissidi di vario genere. Questi piccoli gesti - ha suggerito - hanno tanto valore: possono essere semi che danno speranza, possono aprire strade e prospettive di pace".
15 nuovi cardinali da 14 Paesi. Papa Francesco ha annunciato che creerà "15 nuovi cardinali, da 14 nazioni del mondo". Come noto, li creerà nel Concistoro del prossimo 14 febbraio. Nominerà anche cinque cardinali non elettori, cioè con più di 80 anni. Tra i prossimi cardinali elettori ci sono anche gli italiani Edoardo Menichelli e Francesco Montenegro. È poi italiano uno dei 5 cardinali non elettori, Luigi De Magistris, pro-penitenziere maggiore emerito.
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