Dopo le espulsioni a sorpresa di Giuseppe Vacciano e Ivana Simeone il MoVimento 5 Stelle è in subbuglio.
«Non potevamo fare altrimenti — spiega uno dei portavoce — alla Camera il capogruppo Andrea Cecconi aveva già pronta l’espulsione di Iannuzzi». E ancora: «Ma cosa speravano? Abbiamo tentato in tutti i modi di fermarli per settimane, Vacciano era stato chiamato da Casaleggio in persona e non c’era stato verso». In Transatlantico raccontano perfino che al tesoriere era stato offerto di diventare il sesto membro del direttorio .Cacciati con una firma, dunque,andranno a rimpolpare i gruppi misti di Camera e Senato. A Palazzo Madama, del resto,alcuni ex sono già in fermento, pronti a creare un movimento autonomo che intende dialogare con Sel e pezzi di minoranza pd per incidere sulla legislatura, a partire dall’elezione del prossimo presidente della Repubblica.
Ma c’è anche una nuova lista di proscrizione:
«Ne usciranno altri tre» è la previsione di molti. Occhi puntati sulle senatrici Fucksia e Montevecchi e sul senatore Molinari. «C’è molta attività, non possiamo però essere certi che nascerà qualcosa», si limita a dire il fuoriuscito Francesco Campanella, uno dei tanti tessitori di questo intricato inizio d’anno.La situazione non è più tranquilla alla Camera, dove Walter Rizzetto — da dentro —commenta l’ultimo atto twittando:«Assemblea ancora una volta calpestata, svilita, messa sotto», con l’hashtag #deriva.Certo, ci sono sempre i nuoviprobiviri, eletti alla vigilia diNatale. Uno di loro, Vito Crimi,ieri diceva a Repubblica: «Hannovotato mentre ero in giunta,io non sarei stato d’accordo, dovevamomandarli via».
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