martedì 6 gennaio 2015

In un paese normale Grillo e Salvini staccherebbero i biglietti del cinema. In Italia sono leader politici. Povera Italia.

Grillo e Salvini travestiti da Pertini. Grottesco carnevale al Quirinale

La foto di di Alessandro Camilli

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ROMA – Dice Umberto Voltolina, fratello di Carla, moglie di Sandro Pertini, e presidente della Fondazione Pertini: “Beppe Grillo e Matteo Salvini sfruttano l’immagine di Pertini in una maniera indecorosa. Penso, per come e quando l’ho conosciuto, che se Pertini fosse vivo disprezzerebbe quei due personaggi…”.
E’ un fatto che Grillo e Salvini, M5S e Lega chiedono “un Pertini” come loro candidato ideale alla Presidenza della Repubblica. E’ un fatto che entrambi facciano di Sandro Pertini un anti-politici ante litteram. E’ un fatto che Lega ed M5S indichino Pertini se non proprio come un precursore dei loro movimenti politici almeno come un lontano “affine” in nome del comune e presunto sentimento anti-Casta.
Grillo e Salvini si vestono dunque da Pertini. Però non è un vestirsi, è un travestirsi. Cardine e cuore, anima e soffio vitale di M5s e in particolare di Grillo è l’anti parlamentarismo. Le Camere, il Parlamento come luogo di zombie e la democrazia diretta, anzi direttissima sono il must del MoVimento. Pertini per e non contro la democrazia parlamentare letteralmente imbracciò le armi.
E contro gli antenati diretti e storici di Marine Le Pen in Francia e di Casa Pound in Italia Sandro Pertini combattè, e vinse, una guerra civile. Oggi quegli eredi diretti e storici del fascismo e della reazione europei sono gli alleati a Bruxelles, in piazza e in corteo di Matteo Salvini e della sua Lega.
Il travestimento è episodio, scena madre di un carnevale grottesco: Pertini ha con Grillo e Salvini in comune nulla. Gli avversari dell’uno sono gli allerti dell’altro, i cardini della democrazia per l’uno sono la corda al collo che la democrazia impicca per l’altro. Vero, ci può anche travestire in buona fede. Ci può essere buona fede da ignoranza (quanti davvero sanno o hanno voglia di sapere chi fu Pertini?). Ma la buona fede da ignoranza è attenuante per le centinaia di migliaia e i milioni di votanti e simpatizzanti, è invece aggravante per i leader. Se è ignoranza genuina allora è inadeguatezza. Se è ignoranza finta, allora è quella che Pertini chiamava “malandrinità”.

E comunque la buona fede nel travestirsi è perfino ipotizzabile dalle parti di M5S. Da escludere dalle parti della Lega. Quanto ai due capi, Grillo e Salvini, ignoranza o malandrinità nel travestirsi da Pertini? La prima, molto più della seconda.

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