Jean-Marie Le Pen provoca: “Mi dispiace, Io non sono Charlie”
Pubblicato il 10 gennaio 2015 13:43 | Ultimo aggiornamento: 10 gennaio 2015 13:43
di redazione Blitz
PARIGI – “Je ne suis pas Charlie” (Io non sono Charlie, ndr). Jean-Marie Le Pen, padre di Marine, la leader del Front National, prende così le distanze dalla solidarietà che il mondo intero ha espresso sulla strage del giornale satirico.
Una provocazione quella del fondatore e presidente onorario del Front National, che pur condannando “la morte di dodici connazionali”, si dissocia dalla marcia prevista per domenica. Una marcia, a suo dire “orchestrata dai media”, alla quale il suo partito non è stato invitato.
“Oggi si dice siamo tutti Charlie, io sono Charlie. Ebbene – scrive Le Pen padre sul suo blog – mi dispiace, io non sono Charlie. E questo nonostante mi senta colpito per la morte di dodici connazionali francesi di cui non voglio nemmeno sapere l’identità politica, per quanto la conosca bene, è quella di nemici del Fn, che ne chiedevano lo scioglimento per petizione non molto tempo fa”.
Alla manifestazione di domenica saranno presenti, tra gli altri, anche Angela Merkel, David Cameron, Matteo Renzi, Mariano Rajoy e Petro Poroshenko per una grande espressione di unità, identità e solidarietà.
Per l’occasione, il governo ha confermato ancora per il fine settimana il massimo livello di allerta antiterrorismo del piano Vigipirate in tutta la regione di Parigi, l’Ile-de-France. I dettagli del piano sono stati discussi nel corso di una riunione tenutasi all’Eliseo con il presidente francese Francois Hollande. il Premier Manuel Valls, i ministri della Difesa Jean-Yves Le Drian,dell’Interno Bernard Cazeneuve, della Giustizia Christiane Taubira e della Cultura Fleur Pellerin, oltre a rappresentanti dei servizi di sicurezza.
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