Verso l'Expo, stop a tre appalti a rischio infiltrazioni: sottratti alla mafia affari per 55 milioni
I lavori riguardavano il cantiere delle infrastrutture. Bloccate 28 aziende impegnate nei lavori per l'Esposizione universale del prossimo anno. In tutto emesse 43 interdittive contro la criminalità in due anni
Cantone commissaria la Maltauro - La 'cupola degli appalti' per Expo
È questa la cifra salvata dagli appetiti della mafie. Tra i contratti solo due superano i 10 milioni. Il resto dei lavori finiti nel mirino va da 18mila euro a 4,7 milioni. Perché gli assalti ci sono stati. Anche se le mura erette a difesa del fortino-Expo, per la prefettura, si sono dimostrate resistenti. Il perimetro da vigilare non comprende solo il milione di metri quadrati di RhoPero, ma si allarga a tutte le infrastrutture, strade, autostrade e metropolitane, connesse all’evento. Il numero delle interdittive è cresciuto nel tempo, mano a mano che aumentavano i cantieri, venivano aggiudicati gli appalti, arrivavano operai e mezzi.
E negli ultimi mesi c’è stata un’impennata: oltre il 40 per cento (19) dei 43 allontanamenti è stato fatto negli ultimi undici mesi. Anche i controlli sul campo sono saliti: dal 2009 a oggi, in tutti i cantieri ci sono state 81 ispezioni; di queste, 35 dallo scorso gennaio, quasi il doppio dei blitz fatti nel 2013 (18). Nel 2009, per dire, erano stati due, tre nel 2010. La regia è in mano,
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