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TORINO - Di sé dice di essere "oltre Hitler". Offende Napolitano e Renzi, riserva insulti sessuali alla Merkel. E lancia una critica a Martin Schulz che ricorda certe battute infelici di Silvio Berlusconi. Beppe Grillo in comizio a Torino (FOTO) attacca il candidato del Pse alla presidenza della commissione europea: "Bisogna ringraziarlo Stalin. La guerra contro i nazisti l'ha vinta lui. Se non vinceva Stalin, Schulz era dentro al parlamento con una svastica sulla fronte. E tu dai dello stalinista a me? Vieni a offendere 10 milioni di italiani? Schulz, vedi di andare affanculo...". 

Ma Grillo oggi non ha freni. Rincara la dose e urla alla folla, travalicando il limite delle parole: "Dicono che io sono Hitler. Ma io non sono Hitler...sono oltre Hitler!". E aggiunge: "Se non ci fosse il M5s adesso ci sarebbero i nazisti. Il nostro populismo è la più alta espressione della politica". 

Poi spara a zero contro i politici facendo un appello alle forze dell'ordine: "La Digos è tutta con noi, la Dia è tutta con noi, i carabinieri pure. Noi facciamo un appello, non date più la scorta a questa gente", perché "non ce la fanno più a scortare quella gente al supermercato o al festival. Loro sono noi", grida il leader del M5s. E assicura le migliaia di persone radunate in piazza Castello: "Siamo scesi in piazza per vincere e vinceremo queste europee con il 100 per cento". 

Anzi, ribadisce che "queste europee le abbiamo già vinte e lo sanno e cominciano di nuovo con il dossieraggio, la stesa tecnica non cambia di una virgola. Dicono che 32 anni fa prendevo soldi in nero, ma i risultati ci daranno ragione vinceremo con il 100%, non ce la faranno. Io non sono candidato, non sono il loro avversario sono un pregiudicato e li riconosco prima, il loro avversario è l'onestà di chi fa buona politica".

Come da copione, attacca anche il Capo dello Stato: "Io non mi stupisco quando allo stadio fischiano l'inno di Mameli. Fratelli d'Italia, dice. Ma fratelli di chi? Dei piduisti, dei massoni, della camorra? Chiediamoci perché si fischia un inno. Io invece inorridisco quando il presidente della Repubblica riceve al Quirinale un condannato in via definitiva".

E conia un nuovo soprannome per Berlusconi: "Non è più lo psiconano, ma Tinto Brass: Vediamo chi metteranno nel cesso Tinto...", riferendosi alla battuta dell'ex cavaliere di qualche giorno fa (guarda il video).

Contro Renzi dice: "Portano i bambini in piazza e li fanno gridare 'Matteo, Matteo'. Bisogna prendere quelle maestre e licenziarle in tronco perchè non possono fare queste cose con i bambini". E ironizza sull'efficacia delle politiche del governo Renzi in Europa con insulti a sfondo sessuale al cancelliere tedesco: "L'ebetino è andato a dare due linguate a quel culone tedesco della Merkel".

La risposta del premier alle frasi di Grillo su Hitler non si fa attendere. In comizio a Modena, Matteo Renzi è laconico: "Hitler non va citato neppure per scherzo" (video). Non mancano altre reazioni. Per Nichi Vendola (Sel - Altra Europa per Tsipras): "Quando un giorno ci si attribuisce la proprietà della magistratura, il giorno dopo quella di polizia e carabinieri, e poi ci si contende con Berlusconi la Marcia su Roma o le battute alla kapò, siamo ormai all'esibizionismo impudico di espressioni da fascisti comunque camuffati". PerMonica Frassoni (Green Italia): "Da Grillo non arriva una proposta per l'Europa ma un vero e proprio delirio. Noi vogliamo costruire un'europa dei cittadini che operi per il progresso e il benessere di tutti".