I partiti di governo dei Paesi Ue perdono consensi in vista delle elezioni del 25 maggio. Con un'eccezione: il Partito democratico di Matteo Renzi. E' quanto emerge da un'analisi dell'Istituto Cattaneo, basata sui sondaggi di PollWatch2014, secondo cui "l'effetto governo" comporterà un calo di voti per quasi tutti i partiti che partecipano all'esecutivo e che esprimono il Primo ministro rispetto alle ultime elezioni politiche. Questo perché i governi "in luna di miele", quelli entrati in carica da poco tempo, ottengono risultati mediamente migliori rispetto a quelli che sono in carica già da qualche anno. Il Pd costituisce un'eccezione, riporta l'Istituto guidato da Elisabetta Gualmini, dato che è l’unico partito dei grandi paesi che "guadagna consensi nelle intenzioni di voto rispetto alle precedenti elezioni legislative".
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Secondo PollWatch2014 i partiti che fanno parte dell'esecutivo perderanno voti in 22 paesi su 27, mentre quelli che esprimono anche il Primo ministro li perderanno in 21 caso su 25. Insomma, sottolinea l'Istituto, " in questa fase politica il potere logora chi ce l’ha". Nel Regno Unito la coalizione di governo formata da Conservatori e Liberaldemocratici va incontro ad un risultato catastrofico (-29,9%, con i Conservatori del Primo ministro David Cameron che perderebbero oltre il 15%); pesanti anche le perdite del Partito Popolare in Spagna (-8,3%) e, nonostante il recente avvicendamento alla guida del governo, dei socialisti francesi (-10,9%). A sorridere, per modo di dire, la CDU di Angela Merkel (-3,5%), mentre i socialdemocratici che pure sono nella coalizione di governo, recuperano rispetto alle ultime elezioni federali l'1,6%.
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In questo quadro, spicca l’eccezione dell’Italia. Il Partito democratico, nelle intenzioni di voto, "recupera terreno rispetto al risultato del febbraio 2013 (+6,8%). È anzi uno dei pochi paesi (e l’unico fra i grandi paesi) in cui l’“effetto governo” porterà verosimilmente ad un aumento di consensi per il partito del Primo ministro". Una valutazione sugli altri partiti dell'esecutivo, invece, non è possibile data la recente scissione in seno al Pdl.
L'andamento negativo dei partiti di governo alle Europee è dovuto a diversi fattori, rileva l'Istituto Cattaneo: molti elettori infatti le considerano un'occasione per inviare a chi governa un segnale, per manifestare disappunto verso determinate politiche perseguite. Inoltre "molti elettori, a torto o a ragione, ritengono che nelle elezioni europee la posta in gioco sia poco rilevante e quindi tendono a sentirsi più liberi nell’esprimere il proprio voto: se nelle elezioni nazionali entrano spesso in gioco considerazioni “strategiche” (molti elettori votano per i partiti realmente competitivi, a volte “turandosi il naso”), alle elezioni europee tali considerazioni non valgono, gli elettori votano in base alle loro sincere preferenze, e da questo traggono normalmente beneficio i partiti minori e gli outsider".
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