mercoledì 14 maggio 2014

I soldi in busta sono stati promessi e i cittadini li hanno trovati. Con Grillo e i suoi quattro poveri diavoli al potere 80 euro al giorno ci toccherà pagarli noi considerato che ci porteranno in tre giorni al fallimento.

14 maggio 2014: oggi è il giorno della liberazione dalle tasse

Il 14 maggio 2014 è il primo giorno in cui gli operai italiani non lavorano per il fisco. E quest'anno arriva con due giorni di anticipo rispetto al 2013, grazie al bonus di 80 euro del governo
Redazione14 Maggio 2014
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ROMA - C'è un 25 aprile e c'è un 14 maggio. Quella di oggi - la Giornata della liberazione dalle tasse o "Tax freedom day", che dir si voglia - non è una festività nazionale, ma in questi anni di crisi economica il primo giorno in cui gli operai italiani non lavorano per il fisco (ma per le proprie tasche) smettendo di pagare tasse e contributi allo Stato assume un significato di rilievo.
La "Liberazione dalle tasse" per gli operai italiani scatta con due giorni di anticipo rispetto al 2013, grazie agli 80 euro in più nelle buste paga previsti nelle prossime settimane (bonus oggi esteso a disoccupati e cassintegrati), con un vantaggio di oltre un mese rispetto ad altre tipologie di lavoratori. Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia - l'Associazione di Confartigianato che riunisce gli artigiani e le piccole imprese di Mestre e che si occupa di studi e statistiche - ha calcolato che invece per gli impiegati o quadri intermedi che non beneficeranno degli 80 euro il giorno di liberazione fiscale cadrà solo il prossimo 22 giugno.
Quella del 14 maggio come data della 'liberazione dal fisco' è stata calcolata prendendo in esame il reddito disponibile di un operaio tipo (con moglie e figlio a carico e uno stipendio mensile netto che con gli 80 euro sale a 1.676 euro) e calcolando l'ammontare delle imposte, delle tasse e dei contributi gravanti sul reddito e sui consumi che questo contribuente tipo versa allo Stato (pari a 9.450 euro), suddividendolo per il guadagno giornaliero. Di qui il risultato di 133 giorni 'dedicati' alle tasse, mentre per i restanti 233 l'ipotetico operaio tipo lavorerà per sé e non più per il fisco.
Si tratta, ammette la Cgia, di un "puro esercizio scolastico, che comunque mette in evidenza il forte peso fiscale che grava anche sui redditi da lavoro dipendente". "Grazie agli 80 euro in più in busta paga che i redditi più bassi riceveranno nelle prossime settimane - spiega Bortolussi - il fisco diventa meno esigente". "E' vero: gli incapienti, i pensionati e i lavoratori autonomi non saranno interessati da questa misura. Tuttavia, aver iniziato ad abbassare le tasse anche solo a una parte dei contribuenti italiani costituisce un segnale importante che inverte la rotta fin qui seguita", conclude Bortolussi.

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