Ft: «L’Italia non è un Paese normale»
di Redazione - 13/05/2014 - Il quotidiano britannico ha attaccato il nostro Paese, travolto dallo scandalo Expo e dai casi Scajola e Dell'Utri: «Un dèjà vu all’italiana»
Un «dèjà vu all’italiana». Il Financial Times ha “bacchettato” il nostro Paese, travolto dallo scandalo Expo, a oltre venti anni di distanza da Mani Pulite, oltre che dai casi Scajola e Dell’Utri. «L’Italia non è un Paese normale», ha attaccato il corrispondente da Roma, Guy Dinmore, commentando i recenti sviluppi delle diverse inchieste.
FT ATTACCA L’ITALIA: «NON UN PAESE NORMALE» - L’ombra della nuova Tangentopoli ha trovato così spazio anche tra i media esteri. In particolare, è stato il principale quotidiano finanziario britannico a commentare il ritorno sulla scena di personaggi già legati al passato di Mani Pulite, come Gian Stefano Frigerio e Primo Greganti. Se, dopo gli arresti, Matteo Renzi ha deciso di rilanciare da Milano, sottolineando come lo «Stato è più forte dei ladri» e confermando l’impegno, Ft ha invece espresso perplessità sulle misure prese dal presidente del Consiglio. «Nonostante la sua reputazione da “Demolition Man”, e la promessa di scuotere l’Italia, Renzi ha risposto in modo cauto. Ha nominato l’ex magistrato antimafia Raffaele Cantone, capo dell’Autorità anticorruzione, alla guida di una task force. Lo stesso che aveva già invocato maggiori poteri per portare avanti il suo lavoro». E ricordato come lo stesso «Corriere della Sera avesse commentato con ironia come, di fronte all’emergenza, non c’era niente di meglio da fare che nominare una “task force». Così, secondo il quotidiano britannico, i nuovi scandali rappresentano «la prima vera sfida alle promesse (dello stesso Renzi, ndr) di spazzare via la vecchia guardia del Paese». Ft ha anche sottolineato i classici problemi del nostro sistema giudiziario: «Sfortunatamente Renzi non sarà aiutato dal notoriamente lento sistema giudiziario», si legge.
FT E LA CORRUZIONE IN ITALIA – In vista delle elezioni Europee imminenti, il giornale ha anche ricordato i problemi giudiziari legati a diversi esponenti di Forza Italia: dalla condanna in via definitiva per frode fiscale del leader ed ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi – che «ha iniziato il servizio sociale» a Cesano Boscone – , alla vicenda Scajola, arrestato con l’accusa di aver favorito la latitanza dell’ex parlamentare forzista Amedeo Matacena. Così come la richiesta di estradizione dal Libano per Marcello Dell’Utri. A sua volta condannato in via definitiva a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Le prossime consultazioni vedranno così contrapposti il partito di Berlusconi, decaduto dal Senato e ineleggibile dopo la condanna, il Movimento 5 Stelle guidato da un «comico attivista» e il Partito democratico, guidato – ha continuato Ft – da un «primo ministro non eletto». Per il giornale, le prossime consultazioni potrebbero fornire un’ulteriore dimostrazione del fatto che «l’Italia non è un Paese normale».
Nessun commento:
Posta un commento