ATTACCO
Se in giornata aveva esorcizzato i dati negativi sul Pil ed escluso il ricorso a una manovra correttiva, nella serata di venerdì 16 maggio, parlando da un comizio a Cesena, Matteo Renzi è tornato a dedicarsi al principale avversario in vista delle elezioni europee: Beppe Grillo.
«Loro sono l'insulto, noi siamo la speranza, noi siamo l'idea che la possibilità di ridare valore alla politica è nelle nostre mani, rispetto a chi urla, parla di peste rossa, di morte», ha tuonato il premier riferendosi pur senza nominarli, agli esponenti del M5s. «L'Italia», ha detto nella tappa marchigiana della sua campagna elettorale, «è più forte di questi buffoni e pagliacci che cercano di mandarla in rissa».
«LA RAI È DEI CITTADINI, ELIMINIAMO GLI SPRECHI». Ma gli affondi non si sono fermati a Grillo. Perchè Renzi è tornato anche a parlare dei tagli in Rai. Rinfocolando la polemica. «La Rai non è dei giornalisti e dei sindacati, è dei cittadini. Noi non vogliamo riprendere la Rai per metterci i nostri, ma eliminare gli sprechi e restituirla ai cittadini che sono i legittimi titolari dell'informazione pubblica».
«Loro sono l'insulto, noi siamo la speranza, noi siamo l'idea che la possibilità di ridare valore alla politica è nelle nostre mani, rispetto a chi urla, parla di peste rossa, di morte», ha tuonato il premier riferendosi pur senza nominarli, agli esponenti del M5s. «L'Italia», ha detto nella tappa marchigiana della sua campagna elettorale, «è più forte di questi buffoni e pagliacci che cercano di mandarla in rissa».
«LA RAI È DEI CITTADINI, ELIMINIAMO GLI SPRECHI». Ma gli affondi non si sono fermati a Grillo. Perchè Renzi è tornato anche a parlare dei tagli in Rai. Rinfocolando la polemica. «La Rai non è dei giornalisti e dei sindacati, è dei cittadini. Noi non vogliamo riprendere la Rai per metterci i nostri, ma eliminare gli sprechi e restituirla ai cittadini che sono i legittimi titolari dell'informazione pubblica».
Venerdì, 16 Maggio 2014© RIPRODUZIONE RISERVATA
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