mercoledì 14 maggio 2014

Frigerio andava ad Arcore. Ma guarda!!!!!!!

INCHIESTA
Messaggi diretti ad Arcore e visite frequenti. Per i pubblici ministeri che stanno indagando sulle tangenti Expo non ci sono dubbi: il faccendiere Gianstefano Frigerio, più volte condannato, era in contatto con Silvio Berlusconi. Ma non solo. Anche i vertici della Regione Lombardia erano marcati stretti.
SEI VOLTE AD ARCORE. Ai pubblici ministeri è bastato incrociare i telefonini degli indagati con la cella telefonica di Arcore per avere i riscontri che servivano. E in cinque date, ecco che Gianni Rodighiero, collaboratore di Frigerio, si trovava ad Arcore. Una volta poi ci vanno Rodighiero e Frigerio insieme. Rodighiero, hanno sottolineato i detective, era ad Arcore il 22 novembre (venerdì), il 20 dicembre (venerdì), il 23 dicembre (lunedì), il giovedì 6 febbraio 2014 e il giovedì 27 febbraio 2014. E Angelo Paris, ex responsabile dell'ufficio contratti di Expo,  il 3 febbraio 2014 aveva partecipato «a una cena ristretta presso Villa San Martino, evento collegabile a Frigerio ».
CONFERMATI I SOSPETTI. «Tale dato conferma la veridicità dei riferimenti effettuati da Frigerio ai suoi contatti con i massimi livelli politici del partito (...) per sponsorizzare ai massimi livelli la posizione di Angelo Paris», hanno scritto i pubblici ministeri  nelle 104 pagine con cui la procura ha chiesto l'arresto del manager Expo.
PRIMA DELLA CAMPAGNA PER LE EUROPEE. Come riportato da Repubblica, l'ultimo incontro avviene poco prima degli arresti. Il 28 marzo 2014 è un giorno importante per la «cupola». All’hotel Michelangelo, dove Berlusconi ha in programma di lanciare la campagna per le Europee, s'incontrano alle 11,35 Frigerio e Paris.
Nel frattempo (poco dopo le 11) Rodighiero è con Sergio Cattozzo, democristiano, ora Udc, beccato giovedì 8 maggio, al momento delle perquisizioni, con alcuni post-it, che aveva tentato di nascondere. Sopra aveva segnato l’importo delle tangenti ricevute dall’imprenditore Enrico Maltauro: 590mila euro in due anni, (490 mila più 100), con accanto lettere dell’alfabeto, date, suddivisioni, le percentuali dello 0,3 e dello 0,5 a seconda dell’appalto.
ATTENTI AL CERCHIO MAGICO. I due parlano. Cattozzo: «Tieni conto che Gianstefano (incomprensibile) aver parlato di Berlusconi e Berlusconi...».
Rodighiero gli risponde: «Sì, e anzi gli ha parlato e in più gli ha anche scritto, perché l’ho visto io (inc.) andare ad Arcore. Sai che, non dico tutte le settimane, ma il lunedì e il venerdì (impreca), ci ho sempre la lettera da portare. Solo che adesso bisogna stare più abbottonati, c’è il cerchio magico di Berlusconi».
INCROCIATO PER CASO MARONI. Per quanto riguarda la Regione, si sa dalle intercettazioni e dalle carte giudiziarie che Frigerio ha incontrato una volta per caso Roberto Maroni, che dice di mandargli messaggi per sollecitare «il lavoro delle vie d’Acqua», vantandosi subito dopo per gli interventi del governatore lombardo: «Lo vedi che ho scatenato Maroni sulle vie d’acqua».
Ed ancora una volta Rodighiero compare in Regione per portare questi «pizzini». È lui che il 24 marzo 2014 manda un sms a Gianluigi Frigerio, il nipote prediletto di Gianstefano, dicendo: «Sono giù in Regione», e la cella telefonica si attiva due volte nella zona di Palazzo Lombardia.
 
Mercoledì, 14 Maggio 2014

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