Gli ultras delle mazzette, Renzi: "Daspo ai politici corrotti"
Il premier lancia la provocazione da Forlì: "Serve un Daspo per i politici che prendono tangenti". La bordata a Grillo: "Beppegufo non si fischia l'inno". E ai gufi: "Salveremo questo Paese da voi"
Redazione17 Maggio 2014
FORLI' - Forse le pedalate e la corsetta di buon mattino servivano a caricarlo a molla per "abbattere" Beppe Grillo, la corruzione e il disfattismo. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dopo un salto in palestra alle sette di mattina, si è presentato ad un comizio elettorale del Pd a Forlì e non ha risparmiato nessuno. Prima i politici corrotti - "serve un Daspo" - poi Beppe Grillo - "non si fischia l'inno" - quindi, dulcis in fundo, i famosi gufi - "scommettere sulla sconfitta dell'Italia non è cosa da italiani".
Tre tiri, tre bersagli centrati. A soccombere per primo, almeno a parole, è stato il malaffare che ha tramortito Expo2015. "Come c'è una Daspo per i tifosi violenti, serve una Daspo ai politici che prendono le tangenti. Mai più" ha attaccato il premier da Forlì.
Poi, nuovo giro, nuova bordata. "Non prendiamo lezioni di legalità da chi va in Sicilia a dire che la mafia non esiste" ha ironizzato Renzi, riferendosi a Beppe Grillo. "Caro Beppegufo - ha continuato - non si fischia l'inno nazionale perché noi vogliamo bene all'Italia, siamo italiani prima che democratici e noi l'inno lo portiamo nelle scuole".
Quindi, la cannonata agli ultimi nemici: i disfattisti che ieri hanno gioito per il Pil in negativo dell'Italia. "Scommettere sulla sconfitta dell'Italia non è cosa da italiani. Noi salveremo questo Paese dai gufi e dai disfattisti". "Dopo che si era fatto +0,1 adesso -0,1, un segnale brutto - ha spiegato Renzi in riferimento al Pil italiano -. La sera mi sono messo a guardare Twitter e ho visto editorialisti e commentatori contenti, come se la nostra sconfitta fosse per loro una vittoria. Ma - ha puntualizzato il presidente del Consiglio - se ce la fa il governo ce la fa l'Italia e se ce la fa l'Italia si dà speranza all'Europa. Scommettere sulla sconfitta dell'Italia non è cosa da italiani. Noi - ha concluso - salveremo questo Paese dai gufi e dai disfattisti".
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