Redditi dei manager delle partecipate: la presidente di Expo 2015 spa è la più ricca
L'Espresso ha raccolto e analizzato nel dettaglio le dichiarazioni dei redditi di tutti i vertici delle aziende possedute in parte dallo Stato
L'Espresso14 Maggio 2014
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Il settimanale L'Espresso ha raccolto e analizzato nel dettaglio le dichiarazioni dei redditi di tutti i vertici delle aziende possedute in parte dallo Stato.
Molti sono nomi noti, ma non mancano davvero le sorprese.
Nell'articolo di Corrado Giustiniani si legge che la più ricca è Diana Bracco, con 4 milioni e 208 mila euro. Bracco è al vertice dell’omonimo gruppo chimico-farmaceutico ed è vicepresidente della Confindustria.
Ma non solo: è anche presidente di Expo 2015 Spa, la società pubblica che organizza la rassegna universale di Milano, in questi giorni al centro di tante polemiche per gli appalti.
Al capo opposto della classifica dei dirigenti delle aziende possedute in parte dallo Stato c'è Raffaele Barbiero, vice presidente di Techne Scarl: 2 mila 415 euro denunciati per il 2012, circa 200 euro al mese.
Come spiega il settimanale, la legge 441 dell'82 obbligava sì deputati e senatori a depositare una dichiarazione patrimoniale e la copia dell’ultima denuncia Irpef presso i rispettivi uffici di presidenza, ma si estendeva anche agli enti pubblici, i cui vertici sono nominati dal governo, e alle società al cui capitale concorrano lo Stato o gli enti pubblici in una misura superiore al 20 per cento. In questi giorni il governo ha reso disponibile il Bollettino 2013 con tutte le dichiarazioni patrimoniali e di reddito, dell’anno 2012.
L’Espresso ha analizzato tutte le 750 posizioni pubblicate nel Bollettino 2013. Molte mancano ancora all’appello (non s’è trovata, solo per fare un esempio, la dichiarazione dell’ex presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua).
Dopo Bracco, sui gradini più bassi del podio di questa speciale classifica figurano l'amministratore delegato e direttore generale dell’Enel Fulvio Conti, con 3 milioni e 738 mila. Terzo posto poi per Massimo Sarmi, amministratore delegato e direttore generale di Poste Italiane fino al 7 maggio scorso, con 2.111.000 euro conseguiti nel 2012.
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