Matteo Renzi spopola fra i suoi scout: “Con lui la politica sta cambiando”
Bagno di folla per il premier alla Route Nazionale Rs dell'Agesci.
Matteo Renzi alla Route Nazionale Rs dell’Agesci, l’associazione degli Scout Cattolici riunita San Rossore vicino Pisa, non fa mistero di sentirsi a casa. “È atteso ufficialmente domani” ci dicono all’accoglienza, ma nella tarda mattinata si diffonde la notizia: il premier è già qui, in incognito.
MATTEO RENZI ALLA ROUTE NAZIONALE -Nel primo pomeriggio lo troviamo seduto sotto il tendone dove circa 400 ragazzi in rappresentanza di tutti i 30mila partecipanti dall’evento stanno scrivendo, come in un piccolo e operativo parlamento nazionale, la “Carta del Coraggio”, il documento che sintetizza i caratteri del loro impegno. Renzi ascolta fino alla fine in silenzio e, al termine dei lavori, è praticamente costretto a parlare dai ragazzi.
“NON METTERÒ IL CAPPELLO SUL VOSTRO LAVORO” – “Non dirò nulla”, scandisce, ” perché qualsiasi cosa dicessi sarebbe come mettere il cappello a un lavoro meraviglioso che avete fatto voi e voi soli. Domani consegneremo questo vostro documento non a un capo scout ma al Governo italiano, che ne farà tesoro. Voi qui dentro vi siete ascoltati, è una cosa che alla politica manca, e da cittadino vi dico buona strada”.
“ABBIAMO FIDUCIA”- “Matteo, abbiamo fiducia!”, gli urlano i ragazzi mentre esce acclamato praticamente come una rockstar. “Fate qualcosa per la Palestina” gli urla una ragazza, e il premier si ferma a parlare con tutti, come è nel suo stile. Concede un’intervista esclusiva alla redazione di Camminiamo Insieme, la rivista dei ragazzi giovani-adulti dell’Agesci.
TORNA LA FIDUCIA – “Con lui al Governo ho più fiducia di prima nella politica”, ci dicono Silvia da Milano e Francesco da Roma. “Condividiamo gli stessi ideali, il servizio, l’aiuto del prossimo e l’impegno. Con lui le cose cambieranno, anzi stanno già cambiando e l’abbiano visto”. “Matteo Renzo può veramente cambiare la politica” ci dicono Luca da Asti e Raffaella da Lamezia Terme. “Abbiamo la stessa formazione in comune, lui porta uno stile più vicino e più nuovo e con lui i giovani sono tornati al centro della politica” aggiungono Pasquale da Napoli e Camilla da Faenza.
IL SELFIE - “Ha carisma e porta la voce nell’innovazione” aggiunge Alberto da Rovigo; “e chiaramente con lui al Governo d’opinione pubblica sente parlare molto di più di scautismo”. Per altri questo specifico tema è un po’ più controverso: “Da quando c’è lui essere scout è un po’ più problematico”. Mentre il premier termina l’intervista, le voci si alzano: “Matteo, Matteo, fatti un selfie con me”.
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