La stretta del Movimento 5 stelle sui migranti
Non solo Lega, anche per l'M5s è emergenza sicurezza: «Meno permessi, più rimpatri».
08 Agosto 2015Share on facebook
Altro che questione umanitaria, altro che solidarietà. Per il Movimento 5 stelle l'immigrazione è diventata un problema di sicurezza. Che va risolto con una bella stretta sui controlli.
Sembrano passati secoli ma era solo il 20 aprile quando gli europarlamentari grillini hanno organizzato una manifestazione di solidarietà alle vittime del naufragio nel Canale di Sicilia, mettendo 700 barchette di carta davanti al parlamento europeo di Bruxelles per ricordare i morti.
«Il tema delle stragi nel Mediterraneo è centrale, ci aspettiamo che tutti gli Stati europei si rendano conto che non si può lasciare l'emergenza soltanto a chi si trova al confine. Bisogna riprendere l'operazione search and rescue», così l'eurodeputato Ignazio Corrao invocava l'attivazione dell'operazione di ricerca e salvataggio dei migranti. Perchè bisognava salvarli non bloccarli.
IMMIGRAZIONE: 4 PROPOSTE. Una impostazione completamente diversa da quella data l'8 agosto dal consigliere comunale torinese Vittorio Bertola: sul blog di Beppe Grillo ha presentato le sue quattro proposte sull'immigrazione, che ben poco hanno a che vedere con l'emergenza umanitaria e la disperazione di migliaia di profughi.
Sembrano passati secoli ma era solo il 20 aprile quando gli europarlamentari grillini hanno organizzato una manifestazione di solidarietà alle vittime del naufragio nel Canale di Sicilia, mettendo 700 barchette di carta davanti al parlamento europeo di Bruxelles per ricordare i morti.
«Il tema delle stragi nel Mediterraneo è centrale, ci aspettiamo che tutti gli Stati europei si rendano conto che non si può lasciare l'emergenza soltanto a chi si trova al confine. Bisogna riprendere l'operazione search and rescue», così l'eurodeputato Ignazio Corrao invocava l'attivazione dell'operazione di ricerca e salvataggio dei migranti. Perchè bisognava salvarli non bloccarli.
IMMIGRAZIONE: 4 PROPOSTE. Una impostazione completamente diversa da quella data l'8 agosto dal consigliere comunale torinese Vittorio Bertola: sul blog di Beppe Grillo ha presentato le sue quattro proposte sull'immigrazione, che ben poco hanno a che vedere con l'emergenza umanitaria e la disperazione di migliaia di profughi.
Migranti: Movimento 5 stelle sempre più vicino alla Lega Nord
Basta leggere per capire l'inversione di rotta: «Giro di vite sui permessi di soggiorno per protezione umanitaria, che solo l'Italia concede in massa. Sorveglianza più stretta dei profughi nel sistema di accoglienza. Istituzione di sistemi efficienti per il rimpatrio forzato delle persone cui viene respinta la domanda di asilo. Procedura specifica per la trattazione dei ricorsi contro il diniego dell'asilo», sono le proposte di Bertola, ma la cui pubblicazione sul sito di Grillo sembra rappresentare una sorta di investitura ufficiale da parte dell'intero Movimento.
Proposte che, soprattutto, avvicinano ancora di più i grillini ai leghisti, da sempre in prima linea contro l'accoglienza dei migranti e promotori di una stretta sui permessi di soggiorno sino ad arrivare ai respingimenti in massa.
SALVINI CONTRO IL PAPA E L'UE. «Altri 800 clandestini sbarcati in Italia. Li staranno portando a Bruxelles o in Vaticano...?», ha commentato su Facebook il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, riferendosi all'incapacità da parte dell'esecutivo di Bruxelles di imporre una linea comunitaria per gestire l'emergenza.
A Salvini non sono piaciute neanche le parole di Papa Bergoglio: «Respingere i profughi è un atto di guerra», ha detto il pontefice. «Con tutto il dovuto rispetto», ha replicato Salvini, non consentire l'ingresso è «un dovere».
Un dovere che oggi viene condiviso anche dal Movimento 5 stelle.
STRETTA SUI PERMESSI. La prima delle proposte che compaiono sul blog di Beppe Grillo, infatti, prevede un «giro di vite sui permessi di soggiorno» perché «da noi quasi un asilo politico su due viene dato a persone che non ne avrebbero diritto secondo i trattati internazionali sui rifugiati, ma che noi accogliamo comunque per gravi motivi umanitari».
«Negli altri Paesi europei», argomenta il consigliere comunale M5s di Torino, «questo tipo di permessi non esiste o viene usato in misura molto minore, da noi invece con questa motivazione si fanno entrare persone che non dovrebbero, perché? Per alimentare l'industria dell'accoglienza».
Proposte che, soprattutto, avvicinano ancora di più i grillini ai leghisti, da sempre in prima linea contro l'accoglienza dei migranti e promotori di una stretta sui permessi di soggiorno sino ad arrivare ai respingimenti in massa.
SALVINI CONTRO IL PAPA E L'UE. «Altri 800 clandestini sbarcati in Italia. Li staranno portando a Bruxelles o in Vaticano...?», ha commentato su Facebook il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, riferendosi all'incapacità da parte dell'esecutivo di Bruxelles di imporre una linea comunitaria per gestire l'emergenza.
A Salvini non sono piaciute neanche le parole di Papa Bergoglio: «Respingere i profughi è un atto di guerra», ha detto il pontefice. «Con tutto il dovuto rispetto», ha replicato Salvini, non consentire l'ingresso è «un dovere».
Un dovere che oggi viene condiviso anche dal Movimento 5 stelle.
STRETTA SUI PERMESSI. La prima delle proposte che compaiono sul blog di Beppe Grillo, infatti, prevede un «giro di vite sui permessi di soggiorno» perché «da noi quasi un asilo politico su due viene dato a persone che non ne avrebbero diritto secondo i trattati internazionali sui rifugiati, ma che noi accogliamo comunque per gravi motivi umanitari».
«Negli altri Paesi europei», argomenta il consigliere comunale M5s di Torino, «questo tipo di permessi non esiste o viene usato in misura molto minore, da noi invece con questa motivazione si fanno entrare persone che non dovrebbero, perché? Per alimentare l'industria dell'accoglienza».
«Sorveglianza più stretta dei profughi nel sistema di accoglienza»
La seconda proposta di Bertola riguarda i sistemi di rimpatrio forzato perché «non è ammissibile che anche a quel 40-50% di domande che viene respinto corrisponda di fatto una ammissione in Italia, come clandestini, perché ci si limita a consegnargli un foglio con scritto 'devi lasciare il Paese, fallo tu, ok?'.
ESPULSIONI ALLA FRONTIERA. Questo non è un comportamento serio, se uno deve essere espulso deve essere accompagnato alla frontiera e/o caricato su un aereo per il suo Paese di origine, a forza se necessario».
E ancora, scrive Bertola, «non è possibile che uno che non ha diritto all'asilo, anche palesemente, possa restare in Italia per anni semplicemente facendo ricorso contro il provvedimento di diniego dell'asilo, perdipiù a spese nostre perché essendo nullatenente gli avvocati li paghiamo noi. È giusto dare una possibilità di ricorso per evitare abusi, ma essa segua un suo percorso d'urgenza in modo da venire evasa nel giro di un mese o due e da non dare scuse a chi non ha diritto di stare in Italia».
MIGRANTI SOTTO SORVEGLIANZA. Infine, la quarta proposta: «Sorveglianza più stretta dei profughi nel sistema di accoglienza. Qui a Torino qualche mese fa c'è stato un profugo senegalese che per settimane usciva tutte le mattine alle 5 dal suo ostello (pagato da noi) e andava a rapinare e accoltellare le donne alle stazioni della metropolitana. Dopo 8 rapine violente l'hanno preso, e ci si chiede: ma la cooperativa che gestiva l'accoglienza non si è mai accorta di niente?».
A farsi un'altra domanda proprio davanti alle proposte di Bertola è il presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Mario Marazziti (PI-CD): «Mentre i bambini affogano Grillo ripropone la banalità: meno ingressi più rimpatri. In Libia ce li riporta lui con il suo yacht?», ha scritto su Twitter.
«Dopo le proposte sull'immigrazione manca solo che Grillo si iscriva alla Lega. Perché alla fine gli sciacalli si ritrovano sempre: a destra», ha invece twittato il presidente del Pd Matteo Orfini scatenando l'ira dei politici e cittadini di destra.
ESPULSIONI ALLA FRONTIERA. Questo non è un comportamento serio, se uno deve essere espulso deve essere accompagnato alla frontiera e/o caricato su un aereo per il suo Paese di origine, a forza se necessario».
E ancora, scrive Bertola, «non è possibile che uno che non ha diritto all'asilo, anche palesemente, possa restare in Italia per anni semplicemente facendo ricorso contro il provvedimento di diniego dell'asilo, perdipiù a spese nostre perché essendo nullatenente gli avvocati li paghiamo noi. È giusto dare una possibilità di ricorso per evitare abusi, ma essa segua un suo percorso d'urgenza in modo da venire evasa nel giro di un mese o due e da non dare scuse a chi non ha diritto di stare in Italia».
MIGRANTI SOTTO SORVEGLIANZA. Infine, la quarta proposta: «Sorveglianza più stretta dei profughi nel sistema di accoglienza. Qui a Torino qualche mese fa c'è stato un profugo senegalese che per settimane usciva tutte le mattine alle 5 dal suo ostello (pagato da noi) e andava a rapinare e accoltellare le donne alle stazioni della metropolitana. Dopo 8 rapine violente l'hanno preso, e ci si chiede: ma la cooperativa che gestiva l'accoglienza non si è mai accorta di niente?».
A farsi un'altra domanda proprio davanti alle proposte di Bertola è il presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Mario Marazziti (PI-CD): «Mentre i bambini affogano Grillo ripropone la banalità: meno ingressi più rimpatri. In Libia ce li riporta lui con il suo yacht?», ha scritto su Twitter.
«Dopo le proposte sull'immigrazione manca solo che Grillo si iscriva alla Lega. Perché alla fine gli sciacalli si ritrovano sempre: a destra», ha invece twittato il presidente del Pd Matteo Orfini scatenando l'ira dei politici e cittadini di destra.
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