Cisl, stipendi d'oro: 300mila euro annui. Espulso il sindacalista che fa scoppiare il caso
Nomi e cifre da capogiro. Nella Cisl scoppia il caso degli stipendi d'oro: 300mila euro annui. Il segretario generale Furlan promette un cambio di rotta
Nella Cisl scoppia il caso degli stipendi d'oro, con vette di circa 300mila euro annui. Un dossier firmato dal veneto Fausto Scandola sta creando polemiche nel sindacato guidato da Annamaria Furlan. Iscritto alla Cisl dal 1968, Scandola si è però visto notificare un provvedimento di espulsione. Avrà dieci giorni di tempo per fare appello. La vicenda è riportata dal quotidiano "la Repubblica".
"I nostri rappresentanti e dirigenti ai massimi livelli nazionali - dice Scandola - si possono ancora considerare rappresentanti sindacali dei soci finanziatori, lavoratori dipendenti e pensionati? I loro comportamenti, lo svolgere dei loro ruoli, come gestiscono il potere, si possono ancora considerare da esempio e guida della nostra associazione che punta a curare gli interessi dei lavoratori?".
Il segretario generale Furlan promette un cambio di rotta. "L'organizzazione aveva bisogno di nuove regole e se le è date con il regolamento approvato il 9 luglio, che entrerà pienamente in vigore il 30 settembre - spiega il numero uno della Cisl - escluse d'ora in poi le possibilità di cumulo delle indennità. Abbiamo imboccato la strada della trasparenza e la completeremo con l'assemblea di organizzazione di novembre".
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