Migranti, è polemica tra la Lega e la Chiesa
Continuano gli sbarchi: soccorsi in 1.500
È scoppiata la polemica tra la Lega e la Chiesa. Dopo gli attacchi della Cei contro “la politica da quattro soldi” sull’emergenza immigrazione, non si è fatta attendere la replica del leader leghista Matteo Salvini che in un’intervista ha affermato: “Chi difende questa invasione clandestina, che sta rovinando l’Italia, o non capisce o ci guadagna”. E poi su Facebook ha continuato: “Il signor Marco Tarquinio, direttore del giornale dei vescovi, si deve vergognare!”. Intanto continuano gli sbarchi: oggi sono arrivati circa 1.500 migranti sulle coste italiane nelle ultime 24 ore.
“Siamo stanchi di questa politica vuota di ideali e di sagge iniziative che gioca a svuotare il cuore della gente per riempirlo di risentimento”. Questo il contenuto di un editoriale dal titolo “Il cinismo uccide”, dell direttore di Avvenire Marco Tarquinio.
“In questi giorni in Italia sul tema dell’immigrazione c’e’ un “atteggiamento che viene purtroppo alimentato da questi quattro “piazzisti” da quattro soldi che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse”. Questo il duro commento del segretario della Cei, Nunzio Galantino in un’intervista a Radio Vaticana.
“La mia non è una polemica con la Chiesa -ha affermato Salvini – ma con qualcuno che straparla a nome della Chiesa. Ricordo monsignor Maggiolini (ex vescovo di Como morto nel 2008 ndr), altro che Galantino: valeva dieci monsignor Galantino. Diceva, anni fa, che era in corso una invasione. Ma ora c’è qualcuno che fa politica a nome della Chiesa”. “Conosco tantissimi uomini di Chiesa di alto livello che dicono che l’accoglienza deve avere un limite o delle regole; altri, invece, o straparlano o ci guadagnano”, aggiunge il segretario leghista.
Quanto all‘invito di Papa Francesco ad accogliere gli immigrati, Salvini pone dei paletti: “Sono parole che possono andare bene per un Papa ma poi un padre, un sindaco deve pensare ai suoi figli e ai suoi fratelli, e dire che bisogna imporre delle regole. Dire che bisogna accoglierli tutti, secondo me, è sbagliato”.
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