mercoledì 12 agosto 2015

Grillo e Salvini perfettamente uguali. Estrema destra europea. Molte delle cose che dicono in Germania o in Olanda sarebbero condannate dall'opinione pubblica e certe affermazioni sarebbero perseguite dalle autorità di polizia e dai magistrati.

Migranti, Nunzio Galantino (Cei) alza il tiro fino al Governo. "È del tutto assente". Nuove polemiche con Salvini

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NUNZIO GALANTINO
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Non solo Matteo Salvini e Beppe Grillo, le critiche dei vescovi sulla gestione dei migranti non risparmiano neanche il Governo di Matteo Renzi. "È del tutto assente sul tema immigrazione" è il lapidario giudizio di monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei. Se finora gli strali dei vescovi avevano raggiunto l'Europa - che "se ne lava elegantemente le mani" - e i populismi politici - Lega e M5s su tutti - ora la Cei alza il tiro e colpisce Palazzo Chigi, accusato di non avere alcuna strategia in materia di accoglienza e integrazione. 
"Non basta salvare i migranti in mare per mettere a posto la coscienza nazionale" afferma a Famiglia Cristiana il leader dei vescovi, sottolineando che gli ultimi Governi hanno "sempre scritto leggi che in buona sostanza respingono gli immigrati e non prevedono integrazione positiva. Prima la Turco-Napolitano e adesso la Bossi-Fini". È un problema di legislazione, "potremmo imparare dalla Germania e copiare le sue leggi", consiglia Galantino. È un problema di burocrazia, "le pratiche per la richiesta di asilo sono lunghissime, un calvario la richiesta di permesso di soggiorno. Parcheggiamo gli immigrati qui e là in Italia. Se invece ci fosse almeno uno straccio di permesso di soggiorno provvisorio potrebbero lavorare e la gente non li vedrebbe più bighellonare in giro e non direbbe che mangiano a spese degli italiani già in crisi. Ma nessuno spiega che è la legge che impone la non integrazione".
Pd e Ncd prendono le difese dell'esecutivo. Lo fa Debora Serracchiani nella sua veste di vice segretario del Pd: ai microfoni del Tg1 definisce "ingenerosi" i giudizi dei vescovi, affermando che il Governo sta facendo la sua parte. "A tutti quelli che dispensano soluzioni, a chi dà giudizi ingenerosi, a chi la fa facile, rispondiamo che questo governo sta affrontando con razionalità una soluzione difficile e lo sta facendo molto meglio che in altre parti". Il riferimento è a quanto sta accadendo all'isola greca di Kos, dove i profughi sono stati manganellati dalle forze di sicurezza e sono dovuti arrivati reparti anti-sommossa per gestire la situazione, che si aggrava di ora in ora per i continui sbarchi. "Nessuno può pensare - aggiunge la Serracchiani - che l'Italia risolva l'emergenza dell'intero continente da sola, motivo per cui abbiamo fatto sì che tutta l'Europa si muovesse. Abbiamo preso le misure per la sicurezza degli italiani e chiederemo che venga affrontato seriamente il tema del rimpatrio". Stesso aggettivo - "ingeneroso" - viene utilizzato dal giornale online L'Occidentale, vicino al Nuovo Centrodestra, per commentare le critiche della Cei: "Monsignor Galantino non riconosce la generosità e il coraggio con cui questo governo ha mantenuto un difficile atteggiamento di apertura e solidarietà, mentre l'Europa che viene portata ad esempio ('potremmo imparare dalla Germanià) è la stessa che si chiude a riccio, che alza muri ed evita di sostenere uno sforzo che pesa in grandissima parte sull'Italia soltanto (e il ministro Alfano ne sa qualcosa)".
Ma Galantino ne ha per tutti, non risparmia parole pesanti per tutta la classe politica con toni anche insoliti. Al punto che in serata Famiglia Cristiana dirama un comunicato in cui spiega "dopo aver parlato con lo stesso monsignor Galantino, che le dichiarazioni a lui attribuite sono state riportate in modo esagerato nei toni all'interno di un colloquio confidenziale con il nostro giornalista". Ma il senso delle sue parole resta: critiche, ma anche la difesa del comportamento della Chiesa cattolica in materia di accoglienza, dopo le repliche al veleno provenute soprattutto dalla Lega Nord."Hanno criticato pesantemente il papa, ma hanno visto che può essere controproducente per il loro consenso, perché papa Francesco è molto popolare. E allora se la prendono con un Galantino qualsiasi" dice segretario generale della Cei rivelando di aver ricevuto molte lettere di solidarietà, ma anche lettere minatorie.
L'affondo è contro i populismi, contro chi dipinge una realtà che non esiste, quei "piazzisti che dicono fanfaronate da osteria, chiacchiere da bar che, rilanciate dai media, rischiano di provocare conflitti". Galantino sottolinea che qualche mese fa un sondaggio "indicava che in Italia c'è la percezione che gli immigrati siano il 30 per cento degli italiani. Significa che la gente crede che abbiamo accolto 18 milioni di stranieri. Invece sono meno del 7 per cento, lavorano, pagano le tasse e contribuiscono quasi al 7 per cento della nostra ricchezza. Salvini fa leva sulla percezione, ma sa bene che i numeri sono altri. Utilizza le parole con irruenza invece di guardare le cose in maniera corretta. La realtà è un'altra". 
Diventano così di "una banalità spaventosa" le accuse rivolte da Matteo Salvini alla Cei di guadagnare con gli immigrati. "Perché non vengono a vedere? Nelle nostre strutture, quelle accreditate, la polizia ci porta gli immigrati e poi chi si è visto si è visto. Ogni tanto vengono a dare un'occhiata, appare magari un impiegato della Asl per controllare e basta. Noi ci arrangiamo, tiriamo fuori soldi di tasca nostra e nessuno ci guadagna". Ed ancora: "Ci sono vescovi che ospitano immigrati a casa propria e non si sono mai riempiti le tasche di soldi, anzi. Lo fanno anche Salvini, Zaia e Grillo?".
Immediata arriva la controreplica del leader della Lega Matteo Salvini, secondo cui "l'immigrazione senza limiti e senza regole, è solo caos. Per i 4 milioni di italiani disoccupati e i 9 milioni di poveri, niente alberghi? Ma l'Italia è ancora una Repubblica, o dipende dal Vaticano? Chiedo a voi, amici cattolici: questo Galantino ha rotto le scatole?". Non resta l'unica voce nel centrodestra che si leva contro le parole dei vescovi italiani. "Galantino è l'esempio lampante di come i vescovi siano lontani anni luce dai problemi della gente" dice il capogruppo del Carroccio al Senato, Gian Marco Centinaio. "Sono sinceramente stufo di sentir Parlare di piazzisti e di istigazione alla xenofobia. Invocare una politica seria è quello che fanno le più grandi democrazie" afferma al Tg3 Giovanni Toti di Forza Italia, mentre Daniela Santanché parla di "furore ideologico" che anima monsignor Galantino. Per Maurizio Gasparri Galantino "continua a inserirsi nella polemica politica con parole non consone a un ruolo cui è giunto impreparato e per il quale è giudicato inadeguato dal 90% dei vescovi italiani".
Sul tema torna anche Beppe Grillo attraverso il suo blog, dicendo che grazie alla "retorica dell'accoglienza" nessuno si accolla la "colpa per l'esodo biblico che è in atto e che nessuno sa dove ci porterà". Il comico genovese paragona l'emergenza sbarchi al "vecchio esempio dello stolto che guarda il dito e non la luna che indica" e afferma: le cause "risalgono alla destabilizzazione del Nord Africa e del Medio Oriente da parte delle potenze occidentali". Questa dice, è la "fotografia dell'Italia". Il vecchio esempio dello stolto che guarda il dito e non la luna che indica è una fotografia dell'Italia. Vengono presi in esame solo gli effetti senza mai esaminare le cause, né tanto meno denunciarle per non spiacere a nessuno. Gli effetti vengono poi chiamati "emergenze" e il gioco è fatto" afferma Grillo che continua: "Appaiono così come meteoriti cadute improvvisamente dal cielo, eventi imponderabili, quando invece si potevano tranquillamente evitare". E così, "l'emergenza' profughi sembra sbucata fuori dal nulla, ma al di là della questione umanitaria, che va affrontata, nessuno ne denuncia apertamente le cause che risalgono alla destabilizzazione del Nord Africa e del Medio Oriente da parte delle potenze occidentali".

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