Elezioni Usa, battuta sessista: cancellata la presenza di Trump a forum conservatore
Dopo le critiche su Twitter alla moderatrice del dibattito repubblicano su Fox News, Megyn Kelly, il magnate non partecipa all'evento organizzato dal blog conservatore RedState di Atlanta. Era l'ospite più atteso: "Il politicamente corretto sta uccidendo il nostro Paese"
WASHINGTON - Donald Trump non parteciperà all'evento organizzato dal blog conservatore RedState al College Football Hall di Atlanta: la sua presenza come relatore è stata cancellata dopo i commenti sessisti nei confronti di una giornalista.
Il magnate e aspirante candidato repubblicano alla Casa Bianca avrebbe dovuto essere il principale oratore alla conferenza in Georgia, cui partecipano nove dei 17 candidati alle primarie Gop. Invece, secondo gli organizzatori, "è andato oltre". Ha infatti dichiarato, in una intervista a Cnn, che la giornalista di Fox Megyn Kelly nel dibattito tv di giovedì notte gli ha rivolto domande scomode e pungenti perché aveva il ciclo mestruale. "Si vedeva come le usciva il sangue dagli occhi. Le usciva il sangue ovunque". La giornalista, uno dei tre moderatori della sfida tv, aveva chiesto chiarimenti sugli epiteti rivolti in passato da Trump alle donne ("grasse scrofe", "cagne", "sciatte").
Lo staff di Trump ha successivamente diffuso un poco convincente comunicato di precisazione spiegando che il 69enne magnate immobiliare nell'affermare che "il sangue le usciva dagli occhi e da tutte le parti" voleva alludere "al naso" della moderatrice. "Solo qualcuno deviato potrebbe pensare a qualcosa di diverso", si legge nella nota. Su Twitter Trump è tornato sulla polemica: "Così tanti sciocchi 'politicamente corretti' nel nostro Paese!" scrive, "dobbiamo tornare al lavoro senza sprecare tempo ed energie in cose prive di senso!".
Erick Erickson, famoso blogger, uno tra i più influenti, fondatore del forum conservatore RedState, ha annunciato la cancellazione della presenza del magnate e spiegato: "I suoi commenti sono stati inappropriati. È una sfortuna dover revocare il suo invito, ma semplicemente non voglio alcuno sulla scena che, quando riceve una domanda ostile da una presentatrice, abbia come prima reazione quella di suggerire che sia questione di ormoni. Ha sbagliato".
"Non è un politico di professione. Ma ci sono delle linee che anche i politici non di professione non devono superare. La decenza è una di queste" affermano gli organizzatori spiegando il ritiro dell'invito. Per Erickson inoltre Trump continua a non chiedere scusa e a non ammettere l'errore. La guerra continua tra cinguettii.
"Mr Trump: Non. Ci. Sono. Scuse", ha twittato l'unica donna candidata alla nomination repubblicana Carly Fiorina.
Il dibattito tra i repubblicani trasmesso da Fox News giovedì sera è stato seguito da 24 milioni di spettatori. Trump, in testa nei sondaggi, dopo la performance ha perso qualche punto nei consensi anche se il Time afferma che il 46% degli americani è disposto a votare per lui e molti quotidiani lo danno comunque per possibile vincitore.
Il partito repubblicano punta a conquistare le donne alle elezioni del 2016 ma i commenti di Trump sulla moderatrice Megyn Kelly, hanno rappresentato un oltraggio per le femministe e spinto il presidente del partito repubblicano del New Hampshire ad accusare il magnate immobiliare di sciovinismo. Non è andata meglio al senatore della Florida, Marco Rubio, che insistendo sul fatto che le donne stuprate o vittime di incesto dovrebbero portare a termine la gravidanza, ha detto: i futuri americani "ci chiameranno barbari per aver ucciso milioni di bambini". I vertici del partito repubblicano sono - secondo indiscrezioni - preoccupati di perdere sul fronte delle donne. Tanto più che il partito democratico invece brinda: le parole di Rubio gli faranno perdere voti femminili, si è affrettato a mettere in evidenza lo staff di Hillary Clinton, la candidata democratica. Il Democratic National Committee ha detto che fra le perdenti del dibattito c'erano le donne americane, attaccate da tutte le parti.
Il magnate e aspirante candidato repubblicano alla Casa Bianca avrebbe dovuto essere il principale oratore alla conferenza in Georgia, cui partecipano nove dei 17 candidati alle primarie Gop. Invece, secondo gli organizzatori, "è andato oltre". Ha infatti dichiarato, in una intervista a Cnn, che la giornalista di Fox Megyn Kelly nel dibattito tv di giovedì notte gli ha rivolto domande scomode e pungenti perché aveva il ciclo mestruale. "Si vedeva come le usciva il sangue dagli occhi. Le usciva il sangue ovunque". La giornalista, uno dei tre moderatori della sfida tv, aveva chiesto chiarimenti sugli epiteti rivolti in passato da Trump alle donne ("grasse scrofe", "cagne", "sciatte").
Lo staff di Trump ha successivamente diffuso un poco convincente comunicato di precisazione spiegando che il 69enne magnate immobiliare nell'affermare che "il sangue le usciva dagli occhi e da tutte le parti" voleva alludere "al naso" della moderatrice. "Solo qualcuno deviato potrebbe pensare a qualcosa di diverso", si legge nella nota. Su Twitter Trump è tornato sulla polemica: "Così tanti sciocchi 'politicamente corretti' nel nostro Paese!" scrive, "dobbiamo tornare al lavoro senza sprecare tempo ed energie in cose prive di senso!".
Erick Erickson, famoso blogger, uno tra i più influenti, fondatore del forum conservatore RedState, ha annunciato la cancellazione della presenza del magnate e spiegato: "I suoi commenti sono stati inappropriati. È una sfortuna dover revocare il suo invito, ma semplicemente non voglio alcuno sulla scena che, quando riceve una domanda ostile da una presentatrice, abbia come prima reazione quella di suggerire che sia questione di ormoni. Ha sbagliato".
"Non è un politico di professione. Ma ci sono delle linee che anche i politici non di professione non devono superare. La decenza è una di queste" affermano gli organizzatori spiegando il ritiro dell'invito. Per Erickson inoltre Trump continua a non chiedere scusa e a non ammettere l'errore. La guerra continua tra cinguettii.
"Mr Trump: Non. Ci. Sono. Scuse", ha twittato l'unica donna candidata alla nomination repubblicana Carly Fiorina.
Il dibattito tra i repubblicani trasmesso da Fox News giovedì sera è stato seguito da 24 milioni di spettatori. Trump, in testa nei sondaggi, dopo la performance ha perso qualche punto nei consensi anche se il Time afferma che il 46% degli americani è disposto a votare per lui e molti quotidiani lo danno comunque per possibile vincitore.
Usa 2016, Trump minaccia: "Se non ho nomination, potrei correre da solo"
Il partito repubblicano punta a conquistare le donne alle elezioni del 2016 ma i commenti di Trump sulla moderatrice Megyn Kelly, hanno rappresentato un oltraggio per le femministe e spinto il presidente del partito repubblicano del New Hampshire ad accusare il magnate immobiliare di sciovinismo. Non è andata meglio al senatore della Florida, Marco Rubio, che insistendo sul fatto che le donne stuprate o vittime di incesto dovrebbero portare a termine la gravidanza, ha detto: i futuri americani "ci chiameranno barbari per aver ucciso milioni di bambini". I vertici del partito repubblicano sono - secondo indiscrezioni - preoccupati di perdere sul fronte delle donne. Tanto più che il partito democratico invece brinda: le parole di Rubio gli faranno perdere voti femminili, si è affrettato a mettere in evidenza lo staff di Hillary Clinton, la candidata democratica. Il Democratic National Committee ha detto che fra le perdenti del dibattito c'erano le donne americane, attaccate da tutte le parti.
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