Grecia. Galbraith, la Ue si vergogni, ha ricattato Atene
Pubblicato il 15 agosto 2015 17:57 | Ultimo aggiornamento: 15 agosto 2015 17:57
ROMA – “Il piano approvato con tanta fanfara è una vergogna per l’Europa e per l’intera comunità internazionale”. Lo afferma in un’intervista a Repubblica l’economista James Galbraith.
“Leggete il documento approvato – sottolinea – è una menzogna fin dalla prima riga. La Grecia – c’è scritto – ‘ha chiesto aiuto ai suoi partner europei per risolvere i suoi problemi’. Niente di più falso. La Grecia è stata ricattata, spinta alla disperazione e poi costretta ad approvare un piano che va contro il volere del suo popolo espresso col referendum”.
“Lo scopo – aggiunge – quasi dichiarato, della Germania e del potere costituito in Europa, era dimostrare che non c’è alternativa alla linea politico-economica prevalente, e che nessun Paese si può permettere di deviare perché viene schiacciato. Era sbarazzarsi di Syriza, e forse ci sono riusciti”. I risultati saranno a suo avviso opposti a quelli descritti nel documento.
“La crescita sarà abbattuta, il lavoro diminuirà, le diseguaglianze si accentueranno, e via dicendo. Andava finanziato un grande piano di investimenti in Grecia senza inseguire una solidità fiscale che comunque era perduta, e solo allora si poteva pensare alla crescita. Ora tutto diventa più difficile”.
”Tsipras ha accettato perché “non aveva scelta. Voleva tenere la Grecia nell’euro ma era ricattato dalla Bce che minacciava di confiscare tutti i risparmi bancari e lasciare il Paese sul lastrico”.
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