“Ecco quanto guadagnano i dirigenti della Cisl”
lunedì, agosto 10th, 2015
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Un articolo denuncia pubblicato da ‘La Repubblica’ e firmato dall’ex dirigente Cisl, ora in pensione, Fausto Scandola, mette nero su bianco gli stipendi dei vertici del sindacato “bianco”, facendo esplodere lo scandalo. Per citare alcune delle cifre, Antonino Sorgi, presidente nazionale dell’Inas Cisl, nel 2014 si è portato a casa 256mila euro lordi; Valeriano Canepari, ex presidente Caf Cisl Nazionale, nel 2013 ha messo insieme 97.170,00 euro di pensione, più 192.071,00 euro a capo della Usr Cisl Emilia Romagna; Ermenegildo Bonfanti, segretario generale nazionale Fnp Cisl, 225mila euro in un anno, di cui 143mila di pensione.
Questo l’atto di accusa di Scandola: “I nostri rappresentanti e dirigenti ai massimi livelli nazionali si possono ancora considerare rappresentanti sindacali dei soci finanziatori, lavoratori dipendenti e pensionati? I loro comportamenti, lo svolgere dei loro ruoli, come gestiscono il potere, si possono ancora considerare da esempio e guida della nostra associazione che punta a curare gli interessi dei lavoratori?”. Arriva poi la richiesta di dimissioni per il segretario generale Annamaria Furlan.
Che invece, da parte sua, promette una svolta: “L’organizzazione aveva bisogno di nuove regole e se le è date con il regolamento approvato il 9 luglio, che entrerà pienamente in vigore il 30 settembre escluse d’ora in poi le possibilità di cumulo delle indennità. Abbiamo imboccato la strada della trasparenza e la completeremo con l’assemblea di organizzazione di novembre”. Sostiene la Furlan: “Metteremo tutto su internet”.
Inoltre spiega di aver “introdotto una norma per cui se un sindacalista ottiene incarichi esterni, il compenso sarà versato direttamente all’organizzazione e non al diretto interessato. Del resto, lo stipendio da sindacalista è più che sufficiente ed è giusto che gli incarichi esterni producano introiti da destinare alle strutture della Cisl”. Infine, “con una delibera di segreteria immediatamente esecutiva abbiamo provveduto e ridurre in modo drastico le indennità di vertice più alte”.
Dei maxistipendi dei dirigenti Cisl si parla da mesi e sotto accusa era finito l’ex segretario Raffaele Bonanni: in tanti avevano legato le sue dimissioni a questa vicenda. Per quel che riguarda l’espulsione di Scandola, la Furlan sottolinea che “è stata decisa dalla nostra magistratura interna che è autonoma nelle sue scelte. Non sono tanto decisive le offese personali che mi sono state rivolte nella lettera che mi ha inviato ma la scelta di far circolare quel documento in questo modo gettando discredito sull’organizzazione”.
GM
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