venerdì 14 agosto 2015

Ma basta, non ne possiamo più di Squinzi e della Confindustria. Sono diventati come i sindacati confederali. Piagnucoloni e lamentosi. Ma tiratevi su le maniche e smettetela di piangere continuamente.

Pil, Giorgio Squinzi: "Il dato dell'Istat conferma che non c'è una ripartenza vera"

Pubblicato: Aggiornato: 9
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Le stime preliminari diffuse dall'Istat sul secondo trimestre, con una crescita prevista dello 0,2%, non offrono segnali di una chiara ripresa. Ne è convinto il presidente di Confindustria Giorgio Squinz. ""E' quello che ci aspettavamo. Purtroppo è la conferma che non c'è una ripartenza vera", ha detto ad Affaritaliani.it
Il leader degli industriali spera che la seconda parte dell'anno vada meglio: "Speriamo, lo speriamo fortemente. Altrimenti sono guai". Anche Germania e Francia hanno un Pil sotto le attese: "Eh sì, è tutta l'Europa che frena", commenta Squinzi. Ma chi è che deve fare di più, l'Italia o l'Europa? "L'Italia senz'altro, l'Europa anche". Intende la Bce? "Ma no, non è un problema di Bce", ha riposto il presidente di Confindustria. "Si devono creare le condizioni favorevoli all'impresa, questo è il problema vero. In Italia, finchè saremo così bloccati da tutte le complicazioni burocratico-amministrative e in più con tutti i problemi che abbiamo senza fare le riforme, non ci muoveremo", ha concluso Squinzi.

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