mercoledì 21 gennaio 2015

Riceviamo e pubblichiamo

Padoan: «I costi della chiusura dei conti correnti a carico delle banche»

20/01/2015 - di 

Il ministro dell'Economia presenta con Matteo Renzi il decreto su banche e investimenti che prevede inoltre la trasformazione di 10 banche popolari in Spa

Padoan: «I costi della chiusura dei conti correnti a carico delle banche»
«Introduciamo una norma sulla portabilità dei conti correnti: essenzialmente vuol dire che il costo di chiusura è a carico della banca e va fatto in tempi relativamente rapidi, è qualcosa che va a beneficio dei consumatori». Piercarlo Padoan presenta così il succo del provvedimento varato oggi pomeriggio dal Consiglio dei Ministri, il decreto legge su banche e investimenti presentato a Palazzo Chigi dal Ministro dell’Economia e da Matteo Renzi.
Padoan: «I costi della chiusura dei conti correnti a carico delle banche»
Fabio Cimaglia / LaPresse
COME CAMBIANO LE BANCHE POPOLARI - Padoan ha poi presentato un secondo provvedimento, destinato alle banche di credito cooperativo. Se queste hanno un attivo superiore a otto miliardi di euro, avranno fino a 18 mesi di tempo per trasformarsi in Spa diventando così «più forti e meglio in grado di sostenere due grandi forze che si stanno sviluppando» e che sono una «maggiore integrazione dei mercati finanziari, un riassestamento complessivo» e un «passaggio a un regime regolatorio di supervisione europeo con l’integrazione bancaria». Il provvedmento rafforzerà quindi il sistema bancario italiano, sistema che, continua Padoan, «andrà sempre meglio man mano che la ripresa si consoliderà. È interesse del sistema bancario e dei consumatori».
UN CAMBIAMENTO DI SAPORE EUROPEO - Il provvedimento è destinato a 10 grandi banche popolari. La scelta quantitativa, ha proseguito Padoan, «concilia la necessità di dare una scossa forte preservando pero’ in alcuni casi una forma di governance che ha servito bene il Paese. Andranno valutati in futuro altri suggerimenti di modifica della governance per le banche di minori dimensioni. Ci vuole gradualità, ma l’indirizzo è chiaro». Padoan ha concluso spiegando che il ministero, come in passato, ha ascoltato i pareri della Banca d’Italia. «La responsabilità politica però è del Governo». Del resto, aggiunge Padoan: «Sta nascendo un mercato del credito europeo con regole patrimoniali molto piuù forti e un sistema di sorveglianza, come è giusto che sia, a livello europeo».
COME FUNZIONA LA PATENT BOX - Il Ministro dell’Economia ha poi parlato di un altro provvedimento contenuto nel decreto legge. Parliamo del cosiddetto «patent box», «l’allargamento delle facilitazione estese alle imprese nella loro attività brevettuale, e quindi di sostegno all’innovazione». La norma dovrebbe prevedere, secondo Public Policy, l’estensione a tutti marchi d’impresa, inclusi quelli non commerciali, e dunque anche a quelli non funzionalmente equivalenti a brevetti, della tassazione agevolata dei redditi derivanti dall’utilizzazione e cessione di beni immateriali
RENZI: «ABBIAMO TROPPI BANCHIERI E POCO CREDITO» - Matteo Renzi ha poi presentato il provvedimento spiegando che le banche popolari sono state trasformate in Spa «superando il voto capitario», confermando che non ci sarà alcun intervento sugli istituti di credio cooperativo. Renzi ha poi lanciato il suo messaggio al sistema, sostenendo che questo deve cambiare: «Abbiamo troppi banchieri e facciamo poco credito. Il sistema del credito ha bisogno di sostegno e di cambiare. Il momento che stiamo vivendo è di grandi cambiamenti per la politica economica europea e nelle prossime ore sono attese importanti decisioni a vari livelli ed è fondamentale che il Paese si presenti con una serie di modifiche al sistema bancario». Renzi ha tuttavia riconosciuto meriti importanti al sistema bancario italiano, definendolo «solido, sano e serio». Allo stesso tempo ha però bisogno «di avere elementi d’innovazione».

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...