martedì 20 gennaio 2015

Non sopporto Travagli che ritengo essere il giornalista più fazioso d'Italia. Non vedo più Santoro che con Travaglio ha avuto un peggioramento enorme. Ma qunado vedo queste norizie mi arrabbio. Questo é un paese nel quale le denuncie vengono usate dai potenti per intimorire chi la pensa in maniera diversa. Basta, é ora di finirla. Come precisa Davigo chi denuncia qualora perdesse deve pagare tanti soldi cosí non ´piú in condizione di intimorire nessno con i suoi avvocati preezzolati e con i suoi soldi.

Trattativa, Il Fatto e Santoro a giudizio per diffamazione

Accusato di aver offeso la reputazione di alcuni ufficiali dei carabinieri impegnati a Palermo in indagine di mafia, pubblicando notizie su presunte azioni messe in atto per ostacolare la cattura di Bernardo Provenzano e di Matteo Messina Denaro, otto giornalisti, un avvocato e due carabinieri sono stati rinviati a giudizio. Il provvedimento è del gup Cinzia Parasporo che ha fissato per l’11 maggio del prossimo anno il processo per diffamazione che vedrà imputati l’avvocato Giorgio Carta al quale si contesta d’aver organizzato la conferenza stampa nel corso della quale furono espressi i giudizi su un gruppo di ufficiali dei carabinieri, i carabinieri Saverio Masi e Salvatore Fiducia e gli otto giornalisti.
trattativa stato mafia


Tra questi ultimi il direttore de Il Fatto quotidiano Antonio Padellaro e di Servizio Pubblico Michele Santoro. A denunciare i fatti furono gli ufficiali dei carabinieri tutti in servizio tra il 2001 e il 2006 a Palermo nel Nucleo investigativo che si sono costituiti nel giudizio parte civile con la sentenza dell’avvocato Remo Pannain. Anche se i nomi degli ufficiali non furono fatti esplicitamente questi si identificarono nelle persone di cui si parlava negli articoli di stampa. L’inizio del processo è stato fissato l’11 maggio 2016, davanti al giudice monocratico Michele Romano.

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