venerdì 23 gennaio 2015

Di Battista e i grillini saranno dispiaciuti perché questo grande movimento di liberazione ha perso i suoi leader con i quali loro riescono a dialogare. Poveri diavoli.

«Uccisi metà dei leader Isis»

23/01/2015 - di 

Il segretario di Stato Usa John Kerry sui miliziani jihadisti: «Hanno perso slancio e arretrano», in 2mila raid aerei «è stata eliminata metà della dirigenza»


«Ci sono rischi di infiltrazioni, anche notevoli, di terroristi dall’immigrazione. Per fortuna i nostri apparati di sicurezza sono allertati e funzionano, ma questo non ci consente di abbassare minimamente il grado di preoccupazione». Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a margine del vertice ristretto anti Isis, a Londra aggiungendo però che «nessun Paese democratico può avallare alcuna confusione fra fenomeni migratori e terroristici e diffondere l’idea che dietro i barconi di disperati che approdano sulle nostre coste si annidi il terrorista col kalashnikov. Sarebbe un errore culturale oltreché improbabile, dal punto di vista tecnico. Confondere immigrazione e terrorismo – chiosa il titolare alla Farnesina – è un’idiozia ».
LA COALIZIONE - Gentiloni è a Londra per un summit ristretto (21 Paesi su 60) della coalizione anti Stato Islamico. In gioco le strategie militari nella lotta al terrorismo, il fenomeno dei foreign fighters, il contrasto ai sistemi di finanziamento del califfato e gli aiuti umanitarie alle popolazioni colpite. Presenti al vertice anche 8 paesi arabi, tra cui il primo ministro iracheno, il segretario di Stato Usa John Kerry e rappresentanti di Ue e Onu. Ed è stato proprio Kerry, al termine della riunione, a fornire una panoramica sullo stato attuale dell’IS.
UCCISA METÀ DEI LEADER ISIS - Secondo il segretario di Stato, i jihadisti «hanno perso slancio e arretrano», in 2mila raid aerei «è stata eliminata metà della sua dirigenza» e 6mila combattenti del «Califfato» sono morti, anche se «sconfiggere l’Isis è difficile». «L’Iraq e i suoi partner internazionali hanno eliminato migliaia di combattenti dell’Isis e il 50% della sua leadership. Nei mesi recenti abbiamo visto che lo slancio si è fermato in Iraq e in alcuni casi è stato invertito», inoltre, «Le forze di terra sostenute da quasi duemila raid aerei hanno ripreso circa 700 chilometri quadrati di terreno».

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