Sondaggi elettorali: il Pd chiude il 2014 al 37%. M5S al 19. Fi al 14
Il confronto dei dati di 10 istituti demoscopici rivela: il partito di Renzi conserva ancora un ampio margine su Grillo e sul centrodestra. Nonostante il boom della Lega di Salvini
Pd vicino al 37% dei consensi. Movimento 5 Stelle al 19. Forza Italia al 14. Sono questi i principali dati sulle intenzioni di voto ai partiti con i quali si chiude il 2014 e che emergono dalla media di dieci sondaggi realizzati nelleultime due settimane da dieci diversi istituti demoscopici. Stando ai numeri diffusi da Ipsos, Lorien Consulting, Istituto Piepoli, Datamedia, Demos&Pi-Demetra, Euromedia Research, Tecnè, Swg, Ixè ed Emg, se si votasse oggi per il rinnovo del Parlamento il partito di Matteo Renzi conquisterebbe precisamente il 36,9% delle preferenze, contro il 18,9% dei pentastellati e il 14,3% di Forza Italia. E la Lega Nord, spinta dalla massiccia presenza in tv del suo leader Matteo Salvini, sarebbe l’unica tra le principali formazioni a crescere rispetto a quanto ottenuto alle Elezioni Europee del 25 maggio.
SONDAGGI ELETTORALI: PD AL 37%, M5S AL 19% – Nel dettaglio il Partito Democratico oscilla tra il 35,1% segnalato da Ipsos in un sondaggio reso noto nel corso della trasmissione DiMartedì al 38,5% di Lorien Consulting, in calo di circa 4 punti rispetto allo straordinario risultato del 40,8% ottenuto alle urne sette mesi fa. Il Movimento 5 Stelle resta comunque ben distanziato, a -18 punti dal Pd e a -3 punti dal 21,2% portato a casa alle Europee. Sembra invece storica la flessione di Forza Italia, che paga ancora l’inagibilità politica di Silvio Berlusconi e, soprattutto, l’assenza del Cavaliere dal dibattito pubblico. Gli azzurri, dopo il 16,8% raccolto a maggio si muovono ora nei sondaggi tra il 13, stimato da Piepoli, e il 15,5%. Il Carroccio, infine, è salito mediamente al 12,7%, variando tra il 10 e il 14,1%.
SONDAGGI ELETTORALI: CENTROSINISTRA AL 41%, CENTRODESTRA AL 30% – In altre parole il Pd, nel caso di elezioni anticipate con sistema di voto Italicum avrebbe poca difficoltà ad imporsi, considerando che vanta un margine molto ampio sui diretti avversari del centrodestra e che la nuova legge elettorale dovrebbe assegnare un premio di maggioranza assoluta dei seggi alla lista o alla coalizione che ottiene anche un solo voto in più delle altre. Invece il centrodestra composto da Forza Italia, Lega Nord ed altre formazioni minori (Ncd e Udc hanno escluso possibilità d’intesa con il Carroccio, oramai schierato su posizioni di destra radicale) stando alla media degli ultimi sondaggi non andrebbe oltre il 30% delle preferenze. Fratelli d’Italia, partito di Giorgia Meloni, dopo il 3,7% delle Europee è sceso (probabilmente penalizzato dal boom della Lega) al 2,9% dei consensi, muovendosi tra il 2 e il 3,7%.
SONDAGGI ELETTORALI: SCELTA CIVICA E RADICALI SOTTO L’1% – Ovviamente il centrosinistra metterebbe oggi quasi al sicuro il successo in caso di accordo con Sel, che comunque al momento risulta improbabile. In particolare Sel ed Ncd e Udc, che alle Europee si sono presentati aglie lettori in lista unitaria, oscillano intorno al 4% di voti potenziali e rischiano di rimanere fuori da Camera e Senato in caso di sbarramento alto. Sono poche o quasi nulle, infine, le possibilità di far eleggere propri rappresentanti di Rifondazione Comunista, che nei sondaggi non supera mai il 2% dei consensi, Verdi, Italia dei Valori, Radicali e Scelta Civica.
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