giovedì 1 gennaio 2015

Gli sfascia Italia sono sempre tutti insieme. Grillo, Salvini e company.

I leader dell’opposizione duri con Napolitano
“Discorso penoso”. “Nessuna autocritica”

di . Categoria: CronacaPolitica
beppe grillo, parlamento europeo, euro, referendum anti euro
Dure critiche, come da inevitabile copione, sono arrivate dai rappresentanti delle forze politiche di opposizione al discorso di fine anno del capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, non perde occasione per criticare – oltre al capo dello Stato – anche il premier Matteo Renzi. “Forse il 2015 ci porterà dei risultati straordinari. Può darsi che l’ebetino (Renzi, ndr) si leverà di mezzo. Forse ci darà una grande soddisfazione quando Napolitano, che ha condiviso e sponsorizzato questo sfacelo, si toglierà da questa posizione precaria; e Fi in Italia non ci sarà più o avrà numeri da prefissi telefonici. Partendo dall’Euro, noi faremo cose fantastiche. Questo è il piano B del M5S, l’unico che abbiamo in Italia. Poi ci sarà da riformare la burocrazia, il fisco, il made in italy, faremo il reddito di cittadinanza”.
Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, è stato ancora più critico giudicando quello di Napolitano “un discorso penoso e da bocciare su tutta la linea. Neanche una parola sui marò, su una immigrazione clandestina folle. Neanche un’autocritica sui disastri della legge Fornero. L’unica cosa che ho apprezzato la conferma delle sue dimissioni a breve”.
Il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati Renato Brunetta ha ricordato come dopo le dimissioni di Berlusconi del 2011 “Napolitano è visto come colui che ha voluto pervicacemente tre governi non legittimati dal popolo: Monti, Letta, Renzi. Era stato chiamato, nell’aprile del 2013, eccezionalmente dal Parlamento per un secondo mandato, per realizzare la pacificazione, per favorire le riforme costituzionali, e contribuire a far uscire l’Italia dalla crisi economica. Nessuno di questi tre obiettivi è stato raggiunto. Quasi nove anni da una parte sola, dalla parte della sinistra. Quasi nove anni ad affermare il suo ruolo di protagonista, il ruolo del presidente della Repubblica, non previsto dalla Costituzione. Questo, in sintesi, il bilancio di Napolitano”.

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