Pippo Civati: "Il Pd di Renzi è ambiguo. Nasce una nuova sinistra"
"Qualcosa a sinistra nasce. Che poi sia alleato del Pd o sia indipendente dipenderà soprattutto da quello che vuole fare Renzi". Pippo Civati annuncia con un'intervista ad Affaritaliani.it, la nascita nel 2015 di una nuova formazione a sinistra. "Si forma perché c'è uno spazio molto grande". E Landini? "Continuerà a fare il sindacalista, però sicuramente vedrebbe con favore una iniziativa del genere. E sarebbe uno dei protagonisti di quell'area". Domanda: se Renzi continua nel solco del Jobs Act e guarda sempre più al centro, Civati e altri potrebbero quindi confluire nella nascente formazione di sinistra. Giusto? "Sì, è probabile che accada una cosa del genere. E' chiaro che sia così". E infine: "Potrebbero succederne di tutti i colori. Potrebbe trasformarsi il Pd, potrebbe non esserci più... Sarà un gennaio molto interessante"
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Qualcosa a sinistra nasce. Che poi sia alleato del Pd o sia indipendente dipenderà soprattutto da quello che vuole fare Renzi". Pippo Civati annuncia con un'intervista ad Affaritaliani.it, la nascita nel 2015 di una nuova formazione a sinistra. "Si forma perché c'è uno spazio molto grande". E Landini? "Continuerà a fare il sindacalista, però sicuramente vedrebbe con favore una iniziativa del genere. E sarebbe uno dei protagonisti di quell'area". Domanda: se Renzi continua nel solco del Jobs Act e guarda sempre più al centro, Civati e altri potrebbero quindi confluire nella nascente formazione di sinistra. Giusto? "Sì, è probabile che accada una cosa del genere. E' chiaro che sia così". E infine: "Potrebbero succederne di tutti i colori. Potrebbe trasformarsi il Pd, potrebbe non esserci più... Sarà un gennaio molto interessante".
"Siamo molto lontani dal trovare un nome. Le carte sono ancora molto coperte perché manca ancora qualche settimana ed è meglio esserlo, da tutti i punti di vista. Sia se si ha in mente un nome sia se non lo si ha".
Il Parlamento rischia di rimanere bloccato per settimane?
"Secondo me no, si deciderà alla svelta".
Accordo con Berlusconi o con il M5S?
"Spero in un accordo che non abbia necessariamente un interlocutore privilegiato. Serve una proposta che possa piacere al Parlamento e che possa essere ripresa da più forze politiche. Io non sono per l'esclusiva, soprattutto con Berlusconi ma mi pare che i 5 Stelle non abbiano molto chiare le idee".
Nel 2015 Pippo Civati sarà ancora nel Pd?
"Non lo so. Potrebbero succederne di tutti i colori. Potrebbe trasformarsi il Pd, potrebbe non esserci più...lo dico ridendo. Certo è che ci sono altre cose di cui discutere dopo il Jobs Act che è già stato forte. Sarà un gennaio molto interessante anche da questo punto di vista".
Ma può nascere una sinistra a sinistra del Pd magari guidata da Pippop Civati o da Maurizio Landini?
"Qualcosa a sinistra nasce. Che poi sia alleato del Pd in uno schema di Centrosinistra o sia indipendente dal Pd dipenderà soprattutto da quello che vuole fare Renzi. Che poi ci sia io o no, la sinistra si forma in Italia perché c'è uno spazio molto grande".
Scissione nel Pd?
"Parlare di scissione è tecnicamente molto sbagliato, nel senso che non credo che si stacchi un pezzo di Pd. Bisogna vedere cosa votano gli elettori del Partito Democratico. Sicuramente a sinistra qualcosa si muove. Questa è la mia profezia per il 2015".
Landini potrebbe essere il leader della nuova sinistra?
"Secondo me continuerà a fare il sindacalista, però sicuramente vedrebbe con favore una iniziativa del genere. Sarebbe uno dei protagonisti di quell'area".
Quindi nel 2015 nascerà la Syriza italiana...
"Mah, questa cosa delle elezioni greche non avrà conseguenze dirette sul sistema politico italiano. Quindi non so se sarà una Syriza ma qualcosa ci sarà certamente".
Ma lei non sa ancora se resterà nel Pd o se andrà nella nuova sinistra...
"Mi sto ancora battendo, sempre con minori speranze ma con più determinazione, perché il Pd ritrovi il suo posto. Certo che il Pd sembra voler fare un'altra cosa, come si vede per le Regionali in Liguria dove noi sosteniamo una proposta di Centrosinistra e poi c'è un'altra candidata sostenuta dai renziani che invece guarda a destra. Questa è la questione e quando si chiarirà definitivamente, con molta serenità, prenderò la decisione finale su dove stare".
Quindi se Renzi continua nel solco del Jobs Act e guarda sempre più al centro, Civati e altri potrebbero confluire nella nascente formazione di sinistra. Giusto?
"Sì, è probabile che accada una cosa del genere. E' chiaro che sia così. Da prima che arrivasse Renzi io nel gioco delle larghe intese non ci voglio stare perché è molto sbagliato".
Elezioni nel 2015 o nel 2018?
"Renzi ha detto che forse si vota".
Cioè?
"Ha detto 'mi converrebbe ma...'. E' stata una conferenza stampa di fine anno molto, molto ambigua".
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