mercoledì 31 dicembre 2014

Inizia con l'anno nuovo una nuova rubrica. Ogni settimana invieremo una garbata lettera ad una personaggio pubblico. Niente di personale. Il tentativo è quello di dare un punto di vista diverso.

VIENI AVANTI CRETINO......

Egregio Dott. Travaglio,
lei ha passato tutta la sua vita a vantarsi di essere il pupillo di Montanelli. Io non so se questo è vero. Non sono un giornalista. Di certo da Montanelli Lei non ha proprio imparato niente. I suoi articoli vorrebbero avere la pretesa di essere inseriti nel filone del giornalismo contro corrente, anti conformista.
In realtà, a ben guardare, le sue pubblicazioni sono di un conformismo noioso e servile. La necessità di distinguersi dagli altri rende le sue parole prevedibili al punto che è ormai inutile leggere i suoi articoli. Tutti sanno, ancor prima di leggerli, il contenuto degli scritti. Pasolini certo cestinerebbe ogni suo pezzo ritenendolo carente di profondità. Lei non è stato mai capace di abiurare. E Pasolini invece si riservava questo privilegio che contiene l’inizio e la fine di ogni libertà democratica. Lei ha iniziato un filone e non riesce ad esplorare nuovi sentieri. Se Montanelli veramente le somigliasse dovrei rivedere i miei convincimenti sul grande giornalista toscano. In realtà non credo che le somigliasse molto. Lui in fondo era così onesto da dichiarare che avrebbe votato la Democrazia Cristiana sebbene turandosi il naso. Lei continua a votare il Movimento Cinque Stelle a respiro pieno. Senza alcun dubbio. Come fanno tutti i giornalisti conformisti della storia del giornalismo italiano.
A Lei, comunque, Buon Anno. Per quello che ovviamente può valere l’augurio di un umile cittadino italiano.

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