Riorganizzazione delle docenze, con l’assunzione di 150mila precari e il taglio delle supplenze. Formazione continua degli insegnanti e aumenti di stipendio in base al merito. Più banda larga e wifi. Più musica, arte e inglese. Sono alcune delle novità del piano della “buona scuola” di Matteo Renzi, la nuova riforma dell’istruzione. In attesa della annunciata svolta renziana, ecco una fotografia (non proprio felice) della scuola italiana.
Liberi cittadini contro il regime partitocratico, i privilegi della casta sindacale della triplice, la dittatura grillina e leghista, la casta dei giornalisti
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