L’INCHIESTA SULLE «SPESE PAZZE» IN REGIONE
Richetti indagato per peculato
con altri sette consiglieri regionali Pd
Il suo legale: ma non c’entra con il ritiro dalle primarie
Matteo Richetti
BOLOGNA - Matteo Richetti, deputato del Pd che all’ultimo ha rinunciato alla corsa alle primarie per le Regionali, risulta indagato dalla Procura di Bologna. L’ipotesi di accusa è di peculato nell’ambito dell’inchiesta sulle cosiddette «spese pazze» del Consiglio regionale. E non è il solo. Sono otto in tutto i consiglieri regionali del Pd dell’Emilia-Romagna indagati per peculato. È probabile che le iscrizioni riguardino anche altri gruppi, così come è possibile che il numero aumenti. L’inchiesta è ormai alle battute finali e dovrebbe concludersi dopo le primarie del 28 settembre.
IL LEGALE: NON C’ENTRA CON IL RITIRO - La notizia dell’iscrizione di Richetti nel registro degli indagati è confermata dal suo legale, avvocato Gino Bottiglioni, che stamattina ha fatto espressa richiesta di conoscere la posizione del suo assistito presso la segreteria della Procura. Il legale precisa che la scelta di Richetti di ritirarsi non è legata alla vicenda giudiziaria che lo coinvolge.
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