Renzi: nella legge di stabilità ci sarà una nuova diminuzione delle tasse sul lavoro
di Nicoletta Cottone9 settembre 2014
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Argomenti: Governo | Matteo Renzi | Carlo Cottarelli |Rai Uno | Bce | La Sette | Fmi | Maria Elena Boschi |Asl
«Penso e credo che nella legge di stabilità avremo un ulteriore diminuzione di tasse sul lavoro. Ci sono varie ipotesi sui modi, ma la finanzieremo con i tagli alla spesa». Lo ha detto Matteo Renzi, ospite della trasmissione di Rai Uno, Porta a Porta. Fra le ipotesi per la copertura « sia la soluzione Irap che la soluzione contributiva hanno pro e contro», ha spiegato Renzi, ma di sicuro «la finanziamo con la riduzione della spesa». Il che comporterà che «non subito verranno fuori dati positivi, perché quando tagli la spesa tagli dei denari che circolano, magari all'inizio si balbetta un po'». La manovra che il governo sta portando avanti continuerà con la legge di Stabilità «non l'ha mai fatta nessuno prima di noi - ha rivendicato Renzi -: stiamo riducendo il peso dello Stato e tagliando la pressione fiscale».
Da Draghi la mossa per la svolta della politica monetaria
Poi ha parlato del presidente della Bce, Mario Draghi, che ha dato una svolta alla politica monetaria. «Draghi ha messo a disposizione 200 miliardi di euro e non li dà a me, ma alle banche; ma alle banche dice che vanno dati agli imprenditori e non per prendere soldi a meno dell'1 per cento e poi fare lavoro sui titoli di Stato senza rischi. È un passaggio importante che potrebbe fare la svolta della politica monetaria europea», ha detto il premier Matteo Renzi. E ha parlato anche di euro, che se «scendesse rispetto al dollaro, se arrivasse più vicino all'1,20 che all'1,30 sarebbe positivo per le nostre aziende».
Manovra da 20 miliardi: non faremo tagli lineari
L'obiettivo di una manovra di «20 miliardi di euro è per avere non solo la manovra di tagli più grande mai fatta ma anche denari da riutilizzare che possono essere messi» per esempio, per «un miliardo sulla scuola». Ha ribadito che «non stiamo facendo tagli lineari». Ha precisato che «recuperando 20 miliardi abbiamo risorse per gli 80 euro e altro: o l'abbassamento delle tasse o l'investimento in settori strategici». Sarà difficile allargare la platea del bonus 80 euro. «Per la platea attuale gli 80 euro resteranno in modo stabile, poi vediamo se riusciamo ad allargarla: non sono ancora in condizione di dirlo, ma può darsi che ce la si faccia», ha detto il presidente del Consiglio.
Poi ha parlato del presidente della Bce, Mario Draghi, che ha dato una svolta alla politica monetaria. «Draghi ha messo a disposizione 200 miliardi di euro e non li dà a me, ma alle banche; ma alle banche dice che vanno dati agli imprenditori e non per prendere soldi a meno dell'1 per cento e poi fare lavoro sui titoli di Stato senza rischi. È un passaggio importante che potrebbe fare la svolta della politica monetaria europea», ha detto il premier Matteo Renzi. E ha parlato anche di euro, che se «scendesse rispetto al dollaro, se arrivasse più vicino all'1,20 che all'1,30 sarebbe positivo per le nostre aziende».
Manovra da 20 miliardi: non faremo tagli lineari
L'obiettivo di una manovra di «20 miliardi di euro è per avere non solo la manovra di tagli più grande mai fatta ma anche denari da riutilizzare che possono essere messi» per esempio, per «un miliardo sulla scuola». Ha ribadito che «non stiamo facendo tagli lineari». Ha precisato che «recuperando 20 miliardi abbiamo risorse per gli 80 euro e altro: o l'abbassamento delle tasse o l'investimento in settori strategici». Sarà difficile allargare la platea del bonus 80 euro. «Per la platea attuale gli 80 euro resteranno in modo stabile, poi vediamo se riusciamo ad allargarla: non sono ancora in condizione di dirlo, ma può darsi che ce la si faccia», ha detto il presidente del Consiglio.
Cottarelli tre mesi fa ha chiesto di andare via
Poi ha parlato di Cottarelli che torna al Fondo monetario dopo la legge di stabilità. «Cottarelli tre mesi fa ha chiesto di tornare al Fmi a Washington adducendo motivi familiari. Per me va bene, ma gli ho detto che prima andava fatta la legge di stabilità e la spending review perchè sennò si dava l'impressione che se ne andava perché erano impossibili da fare», ha detto il premier. «Ma la spending si fa con Cottarelli o senza Cottarelli, con Renzi o senza Renzi: si fa con la determinazione». Poi qualche dettaglio. «Il piano Cottarelli prevede tre miliardi di recupero dall'evasione e diciassette di tagli alla spesa. Ci sono cose che condivido e alcune, come spengere le luci nei comuni, che mi sembrano un'assurdità totale».
Poi ha parlato di Cottarelli che torna al Fondo monetario dopo la legge di stabilità. «Cottarelli tre mesi fa ha chiesto di tornare al Fmi a Washington adducendo motivi familiari. Per me va bene, ma gli ho detto che prima andava fatta la legge di stabilità e la spending review perchè sennò si dava l'impressione che se ne andava perché erano impossibili da fare», ha detto il premier. «Ma la spending si fa con Cottarelli o senza Cottarelli, con Renzi o senza Renzi: si fa con la determinazione». Poi qualche dettaglio. «Il piano Cottarelli prevede tre miliardi di recupero dall'evasione e diciassette di tagli alla spesa. Ci sono cose che condivido e alcune, come spengere le luci nei comuni, che mi sembrano un'assurdità totale».
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