sabato 13 settembre 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

Renzi dalla Fiera del Levante: "Banche corrano rischio e mettano in circolo fondi Bce"

In mattinata il presidente del Consiglio Matteo Renzi è stato a Peschici per incontrare i sindaci dei Comuni colpiti dal maltempo, a Taranto ha partecipato a un incontro sull'Ilva, a seguire l'inaugurazione della Fiera del Levante di Bari

Matteo Renzi (ansa)
Bari"Ci sono 300 mld di euro che la Bce ha messo in circolo. Io non parlo ai politici ma alle pmi, alle partite iva, agli artigiani e a chi prende il mutuo. Allora bisogna avere progetti seri e bisogna che le nostre banche, che hanno affrontato stress test con numeri più forti di altre banche in Europa, tirino fuori i denari e corrano il rischio - perché se fai il banchiere devi correre rischi - e li mettano" nel circuito produttivo.

Parla di disoccupazione, di crisi, di geopolitica il premier Matteo Renzi alla cerimonia di apertura della Fiera del Levante di Bari. Ultima tappa del tour del Presidente del Consiglio che in giornata è andato a Peschici per discutere con i sindaci dei Comuni colpiti dalla recente alluvione e con il governatore della Puglia Nichi Vendola.

Plauso a Vendola
Governatore verso cui ha espresso apprezzamento: "La Puglia - ha detto - in 10 anni è cambiata", per questo occorre "dare atto del lavoro serio" compiuto da Vendola, che si vede dal fatto che "questa regione è la numero uno come capacità di spesa dei fondi Ue".

Ilva
Accoglienza di protesta per il premier nel Capoluogo pugliese e a Taranto, dove ad attenderlo c'era un sit-in di operai e ambientalisti. Al centro dell'incontro in Prefettura il caso Ilva - che ha spiegato Renzi - "è una questione prioritaria per il governo", "una questione nazionale, una scommessa di questo governo che vuol dimostrare che si può fare impresa rispettando la salute".

Riforma della scuola
Da Bari Renzi ha fatto il punto sui temi centrali dell'agenda italiana e non solo. "Esigo da me stesso quello che ho sempre detto: la riforma della scuola non si fa sulla testa degli insegnanti, ignorandoli, né sulla testa dei genitori", ha spiegato, sottolineando come la riforma sarà "discussa per un anno" perché, andremo per un anno casa per casa, scuola per scuola".

La malattia "riformite"
E sempre sulle riforme: "Da 20 anni ci promettiamo di cambiare il Paese e non lo facciamo, rimandiamo in nome di una malattia che si chiama 'riformite', ora dobbiamo farle". Obiettivo: "rendere il Paese più semplice e meno caro, meno costoso, in grado finalmente di fare quello che ha fatto nei secoli, innovare, sperimentare, precedere".

"Europa non ci dica cosa dobbiamo fare"
"L'Europa non può essere il posto dove noi dobbiamo andare a farci dire cosa dobbiamo fare da grandi", ha ribadito, "ma siamo noi che andiamo in Europaa chiedere conto dei 300 miliardi di euro. Vogliamo sapere quando li mettono. Siamo l'Italia, siamo alla guida dell'Europa e dobbiamo essere capaci di farci sentire e valere per quello che siamo".

E ribadisce: "Noi rispettiamo il patto di stabilità e di crescita, noi stiamo dentro il 3%".
- See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Renzi-banche-corrano-rischio-e-mettano-in-circolo-fondi-Bce-d72fa4f8-bb99-4539-8cf1-10a20bfb8170.html#sthash.HLi7r22O.dpuf

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...