mercoledì 11 giugno 2014

Se togliete tutti i permessi sindacali nel pubblico impiego accetto anche 500 km come mobilità. Ma prima cara Ministra a lavorare tutti i nullafacenti dei sindacati che attualmente sono nelle RSU o nei provinciali solo per curare i propri interessi. Basta dirigenti negli uffici pubblici che fanno carriera perché iscritti alla Cisl, alla Uil ed alla Cgil. Basta con i privilegi della nuova casta.

Riforma Pa, bozza decreto: mobilità obbligatoria entro 50-100 km

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MARIANNA MADIA
I dipendenti pubblici potranno essere spostati senza assenso in un posto di lavoro diverso purchè sia nell'arco di 100 chilometri. Lo prevede la bozza di riforma della P.Aanticipata dall'Ansa dove si sottolinea che entro 50 chilometri le diverse sedi sono considerate 'stessa unita' produttivà mentre tra 50 e 100 Km devono esserci esigenze organizzative e produttive.
Taglio ai permessi sindacali. Sempre secondo la bozza di provvedimento dal primo agosto 2014, distacchi, aspettative e permessi sindacali, nel loro insieme, sono "ridotti del 50% per ciascuna associazione sindacale".
Stop al trattenimento in servizio. Novità anche per il cosiddetto "trattenimento in servizio", istituto di cui è prevista la cancellazione. Non sarà possibile restare nella Pa dopo l'età di pensionamento oltre il 31 ottobre. Quelli "non ancora efficaci alla data di entrata in vigore" del dl - si legge nella bozza - "sono revocati".
Con esuberi, pre-pensionamento con due anni di assegno In caso di esuberi e in assenza di criteri e modalità condivise con i sindacati, "la Pa procede alla risoluzione unilaterale, senza possibilità di sostituzione, del rapporto di lavoro di coloro che entro il biennio successivo maturano il diritto all'accesso" alla pensione "con conseguente corresponsione del trattamento".
Stretta sugli incarichi nelle authority . In arrivo poi una stretta sul rinnovo negli incarichi delle Autorità di vigilanza. Nella bozza di drec spiega che i componenti delle Autorità indipendenti "non possono essere nuovamente nominati" a pena di decadenza "per un periodo pari alla durata dell'incarico precedente". Inoltre, possono essere effettuate assunzioni solo con "concorsi unici con cadenza annuale": "sono nulle le procedure concorsuali avviate in violazione" degli obblighi del testo "e le successive eventuali assunzioni".
L'impossibilità di un nuovo incarico in altra authority riguarderebbe i componenti dell'Antitrust, della Consob, dell'Ivass, dell'Autorità dei Trasporti, dell'Autorità dell'Energia, di quella nelle comunicazioni, del Garante per i dati personali, dell'Autorità anticorruzione e della Commissione di Garanzia sugli scioperi. Mentre l'obbligo di assunzione tramite concorso riguarderebbe anche la Commissione di Vigilanza sui fondi pensione, l'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici. Infine, per i componenti di vertice e i dirigenti di Bankitalia, Consob e Ivass, "nei tre anni successivi alla cessazione dell'incarico, non possono intrattenere, direttamente o indirettamente, rapporti di collaborazione, di consulenza o di impiego con i soggetti pubblici o privati operanti nei settori di competenza", mentre per quelli delle altre Autorità indipendenti il limite temporale scende da 4 ad appunto tre anni.

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