«Non possiamo fare figuracce. Expo deve andare avanti»
di Redazione - 13/06/2014 - Raffaele Cantone in un convegno a Napoli spiega di nonpote impedire la corruzione ma che è necessario provare ad invertire un trend
«Io non credo affatto di essere in grado di impedire per il futuro il verificarsi della corruzione. Se credessi questo vi chiederei di farmi internare subito. Ma siccome sono sano di mente so bene che mi potranno dare tutti i i super poteri, che io non ho chiesto e non voglio, ma non ci riuscirei mai». Queste le parole diRaffaele Cantone, presidente dell’Autorita anticorruzione, a un convegno a Napoli trasmesso da Sky Tg24.
«BISOGNA INVERTIRE UN TREND» - Secondo Cantone «Il problema è provare a cercare di invertire un trend. Provare a dimostrare che in questa nazione c’è tanta gente che è persona per bene». Per Cantone, presidente dell’autorità anti-corruzione, «l’Italia non si può permettere figuracce» come quella di non fare l’Expo «semplicemente perché siamo incapaci di far rispettare le regole. I lavori dell’Expo bisogna farli e bisogna farli nel rispetto massimo delle regole». Cantone poi rivolge un invito a coloro che chiedono trasparenza ed onestà: «So che mi potranno dare tutti i super-poteri ma non potrò impedire il verificarsi della corruzione in futuro, ma dobbiamo provare a invertire un trend. Le persone che chiedono mani pulite devono smettere di tenere quelle mani in tasca».
LA NOMINA DI CANTONE - Cantone ha poi paragonato la corruzione alla Mafia: «Tra un anno, quando non si parlera’ piu’ dei casi eclatanti emersi in queste settimane, non si parlerà più di corruzione, ma la corruzione è come la mafia, quando non se ne parla vuol dire che prospera». Intanto l’articolo 15 della bozza del Decreto Legge di riforma della Pubblica amministrazione, all’esame del Cdm prevede la nomina di Raffaele Cantone, in qualità di presidente dell’autorità nazionale anti corruzione, a «commissario straordinario dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture».
COSA PREVEDE LA BOZZA - La bozza prevede infatti la soppressione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici con il passaggio delle funzioni di controllo sui contratti all’Autorità anti-corruzione. Il commissario straordinario, entro il 31 dicembre 2014, dovrà, secondo la bozza, presentare al presidente del Consiglio un piano per la soppressione dell’Autorita’ per la vigilanza sui contratti pubblici. (Photocredit copertina Marco Cantile/LaPresse)
Nessun commento:
Posta un commento