sabato 14 giugno 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

Renzi 'se la ride' dei Cinque Stelle: "Al governo ci andranno tra cent'anni"

E' un Matteo Renzi entusiasta quello che ha parlato all'assemblea nazionale del Pd: "Il 40,8 per cento delle europee non è solo un buon risultato: è molto di più, è un'attestazione di speranza, è un dato sconvolgente". Matteo Orfini è il nuovo presidente del partito
Redazione14 Giugno 2014
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"Qualcuno ha detto che non dovevamo celebrare oggi il 40,8% delle europee come una vittoria e come un traguardo ma invece è importante fotografarlo perchè non è un dato del segretario nè solo nostro, non c'è solo un buon risultato del Pd, del governo del singolo o del gruppo dirigente: è molto di più, è un'attestazione di speranza, è un dato sconvolgente". Lo ha detto Matteo Renzi aprendo l'Assemblea nazionale del Pd.
"Era dal '58 che nessun partito prendeva questo dato qua - ha sottolineato il presidente del consiglio -, comporta che non sia un punto di arrivo ma dobbiamo essere consapevoli che gli italiani hanno detto che non ce ne è più... E' risultato bellissimo ed è anche un investimento su di noi che ci carica di una responsabilità vertiginosa".
EUROPA - "Il Pd va in Europa non per farsi spiegare cosa deve fare ma con orgoglio e determinazione e coraggio per proporre soluzioni che pensano piu alle imprese e alle famiglie e meno a chi ha vissuto di rendita, su questo dobbiamo essere forti, decisi e molto, molto determinati". Renzi all'assemblea nazionale del Pd ha anche affrontato il tema delle nomine ai vertici delle istituzioni europee.
A proposito delle prossime nomine europee il presidente del consiglio ha spiegato: "Chi si candida alla guida della commissione ci dice prima cosa vuole fare sugli investimenti? Siamo in grado di dire che le regole si applicano con un minimo di buon senso che in questi anni è mancato? Siamo in grado dire se ci si riconosce nella piattaforma del Pse che porteremo all'attenzione di Van Rompuy che verrà mercoledì a Roma a discutere con il governo italiano?".
MONDIALI -  "L'inghilterra noi la vogliamo mandare fuori dai Mondiali, non dall'Europa...". Matteo Renzi ironizza così all'assemblea del Pd sui rapporti tra l'Inghilterra e l'Europa alla vigilia della sfida tra le nazionali di questa sera
CORRUZIONE -  "Chi avesse notizie" su casi di corruzione o di illeciti "vada a raccontare tutto ai magistrati prima che i magistrati lo chiedano a lui, non lo dico per ansia di giustizia ma per rispetto delle donne e uomini che tengono aperte le feste dell'unità e i circoli del Pd". Lo ha detto Matteo Renzi all'assemblea del Pd ribadendo che il Pd "è un partito garantista" che non chiede le dimissioni per un avviso di garanzia ma che chiede "di fare un passo indietro a chi patteggia perchè se patteggia vuol dire che è colpevole".
CINQUE STELLE - "Il Movimento Cinque Stelle sta facendo questa trionfale marcia su Roma,in tre anni hanno preso tre capoluoghi di provincia, di questo passo in 105 anni prenderanno l'Italia. Basta avere un pò di pazienza e arriveranno anche loro". Matteo Renzi ironizza sui successi elettorali del movimento di Beppe Grillo mentre elenca i risultati ottenuti dal Pd che ai ballottaggi sono stati a suo avviso ingiustamente sminuiti visti i successi in tre regioni, Abruzzo, Piemonte e Sardegna e la conquista di 20 capoluoghi.
ORFINI PRESIDENTE - "Vi propongo di eleggere Matteo Orfini alla presidenza del Pd". Lo ha annunciato Matteo Renzi all'assemblea del Pd aggiungendo che "la segreteria sarà aperta a tutti coloro che vorranno starci" perchè "la sfida la dobbiamo vincere insieme", maggioranza e opposizione del Pd. Al termine dell'intervento di Renzi, Matteo Orfini è stato eletto "a larghissima maggioranza" nuovo Presidente dell'assemblea del Pd. Subito dopo i delegati hanno votato per i due vicesegretari Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini.
INFRASTRUTTURE - "Entro luglio dobbiamo avere il coraggio di presentare un provvedimento di legge swulle infrastrutture" perchè per anni si è "basato su regole astruse e su sistemi di controlli che erano sistematicamente elusi". dice Renzi. Il presidente del consiglio pensa ad un intervento per sbloccare le infrastrutture bloccate da anni perciò "il nostro intervento sulle infrastrutture sarà uno degli interventi più forti della storia d'Italia".
CIVIL PARTNERSHIP - "Non è in contrapposizione l'idea di realizzare il quoziente familiare con le 'civil partnership' cui ci siamo impegnati nelle primarie. Non siamo altro che noi a poterli fare insieme. Quindi dopo la legge elettorale, a settembre, i gruppi lavoreranno su quello che è un impegno vincolante rispetto al quale non ci possiamo più tirare indietro"
SU MINEO -  "Non mandiamo via nessuno, ma non possiamo permettere a qualcuno di ricattare con la sua presenza la posizione del Pd". dice Renzi sottolineando che ci sono «regole» per i membri delle commissioni parlamentari e incassando un grande applauso dalla platea

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