venerdì 13 giugno 2014

Che bei compagni di viaggio. Altro che oltre. Questi insieme vanno per l'Oltretomba.

«Beppe Grillo e Nigel Farage: il dream team dell’euroscetticismo »

di   - 13/06/2014 - I leader di M5S e Ukip si candidano a guidare l'opposizione a Bruxelles da comuni posizioni antisistema

«Beppe Grillo e Nigel Farage: il dream team dell'euroscetticismo »
Il referendum online degli iscritti M5S ha dato il via ad un nuovo duo che guiderà un’anima del variegato fronte anti Ue. A fianco dell’oltranzismo conservatore dei no euro di Marine Le Pen e dei suoi soci, uniti da una comune matrice ideologica, Nigel Farage e Beppe Grillo proveranno a rappresentare un’opposizione all’Unione Europea politicamente meno coesa ma se possibile ancora più radicale.
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BEPPE GRILLO E NIGEL FARAGE - Nigel Farage ha salutato il trionfale sì all’intesa all’Europarlamento con il Movimento 5 Stelle rimarcando come  si sia stato formato un dream team, una squadra da sogno, che diventerà un incubo per Bruxelles. Come nota il quotidiano elvetico TagesAnzeiger, in questa affermazione del leader dello Ukip è ben contenuta la linea politica del nuovo gruppo Efd, che verrà profondamente trasformato dall’ingresso dei 17 parlamentari pentastellati. Un matrimonio di interesse che esalta i diversi punti in comune tra Grillo e Farage, due leader politici diventati popolari e apprezzati nei loro rispettivi paesi grazie a posizioni aggressive e sarcastiche contro il sistema, anche se nate da storie politiche e personali profondamente diverse. Il leader dello Ukip è un ex conservatore thatcheriano, che ha rotto con i Tory britannici quando secondo lui la destra ha tradito se stessa e il Regno Unito firmando i Trattati di Maastricht. Beppe Grillo proviene da una storia politica personalmente più legata alla sinistra, che però poi ha trovato un punto di unità col percorso di Farage nella lotta all’attuale sistema istituzionale ed economico di cui l’UE è uno dei capisaldi.
BEPPE GRILLO, NIGEL FARAGE E L’UE - Beppe Grillo e Nigel Farage sono due leader politici che hanno sfruttato il sentimento antieuropeo incrementato dalla crisi economica per perseguire obiettivi prettamente nazionali, come dimostra anche il nuovo gruppo dell’Europarlamento che proveranno a formare. Il leader dello Ukip, che l’anno prossimo per la prima volta potrebbe avere la chance di entrare alla Camera dei Comuni, ha voluto preparare la prossima campagna per le elezioni britanniche distanziandosi il più possibile dalla destra reazionaria raggruppata da Marine Le Pen. Nella scorsa legislatura l’Efd di Farage era composto da diversi partiti come Lega Nord  e liberali austriaci che ora hanno scelto di collaborare con la leader del Front National, oppure da formazioni come i Popolari danesi o i Veri Finlandesi che hanno preferito la destra più moderata di David Cameron. In vista delle politiche del Regno Unito Farage vuole sfruttare la carta dell’antieuropeismo da giocare in modo politicamente più trasversale, visto che l’ostilità all’UE regna forte anche nell’elettorato di tradizione laburista.
BEPPE GRILLO E NIGEL FARAGE: SQUADRA DA SOGNO - Il leader degli indipendentisti britannici ha posizioni molto diverse rispetto a quelle propugnate da Grillo in tema di politiche economiche e ambientali, solo per citarne due, ma il mastice dei due partiti che ora guideranno il gruppo Efd sarà l’opposizione intransigente all’UE delle banche e dei poteri forti economici. Una carta buona da giocare sia in Gran Bretagna che in Italia, visto che a causa del pieno fatto a sinistra dal PD di Renzi gli spazi più interessanti per il M5S sono l’elettorato no euro e i delusi dal centrodestra. Una strategia che unisce Farage e Grillo ma che ora dovrà essere confermata dalla creazione del nuovo gruppo, non così scontata. La destra no euro di Marine Le Pen ha sottratto diversi possibili alleati, e la scommessa dello Ukip sul M5S sarà vinta solo se un gruppo sarà effettivamente creato, ed al momento sembra possibile solo l’intesa con piccole forze di diversi paesi in cerca di collocazione all’Europarlamento, che significa accesso ai fondi e una maggior incisività legislativa. La squadra da sogno che darà voce al popolo schiacciato dalle elite come promesso da Farage potrebbe dunque rimanere solo un’ipotesi, visto che la forza attrattiva della versione stellata dell’Efd è stata finora molto limitata.

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