Riforma PA, Bonanni “No scioperi”, Poletti “Mettere a dieta il pachiderma”
Nessuno sciopero sulla riforma della pubblica amministrazione, “saremo gandhiani”. Si ispira alla filosofia del Mahatma, il leader Cisl Raffaele Bonanni, per chiarire come sulla riforma, che pur non condivide, il sindacato non scenderà in piazza. “Il perchè di questa scelta – spiega – sta tutto in una domanda: si può affrontare una riforma della pa senza mettere mano alla corruzione? Sono 5 anni che c’è il tormentone del fannullonismo per nascondere le brutture presenti, sopratutto nelle realtà locali”. “Non voler rivedere tutte le 30 mila stazioni appaltanti fa comodo solo alla rendita. E se la risposta a tutto questo sta nel tagliare i distacchi sindacali, la cosa si commenta da sè”, aggiunge Bonanni ribadendo la necessità di incalzare senza tregua il governo proprio su questo tema. “Solo se si adotta una terapia draconiana sulla corruzione ci potrà essere movimento con spostamento”, conclude il leader della Cisl.
Sulla riforma dice la sua anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. “Sulla trasparenza e la rendicontazione in Italia non siamo molto allenati e c’è la necessità che a dieta si mettano tutti, non solo i cittadini, ma anche il pachiderma della pubblica amministrazione”. Ha detto Poletti, intervenendo alla Festa nazionale della Cisl a Firenze. “Io lavoro tutti i giorni perchè l’Italia sia il Paese delle opportunità e non più quello delle tutele, delle rendite e dei sussidi” ha aggiunto Poletti, che poi ha concluso: “Quello di lavorare così è l’unico modo che conosco – ha aggiunto – per dare un futuro anche alla mia nipotina di 8 anni”.
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