Grillo e il voto «diversamente democratico» per la scelta del gruppo europeo
di Stefania Carboni - 12/06/2014 - Nel Movimento si apre il fronte per i non iscritti. In tanti, tra Roma e meetup, non gradiscono le opzioni offerte dal blog e il metodo. Grandi assenti nel menù i Verdi. E così è rivolta
Piuttosto che Farage (o Cameron) meglio niente. La gran parte degli attivisti non ha preso bene le opzioni di voto offerte oggi dal blog di Beppe Grillo. Per ilParlamento Europeo gli iscritti al portale potranno scegliere tra l’adesione all’Efd di ncui fa parte anche lo Ukip di Nigel Farage, i Conservatori e Riformisti Europei (ECR) e la non iscrizione ai gruppi. Non c’è traccia dei Verdi europei, tanto cercati da una parte della base pentastellata. Così, in tanti, esortano on line la terza via: non confluire su nulla.
PRESA PER I FONDELLI – L’appello più virale arriva dal gruppo Facebook“Farage? No, grazie. Per un Gruppo Politico “Europa a 5 Stelle” che, davanti allo smacco iniziale, ha lanciato una nota:
Noi, attivisti iscritti certificati del M5S, deploriamo il metodo con cui è stato impostato il voto online sulla scelta del Gruppo Politico nel Parlamento Europeo.
Dopo un’invereconda campagna di propaganda in favore del nuclearista e ultra-liberista Nigel Farage, ora ci ritroviamo a dover scegliere fra il sostegno al suo Gruppo Politico, quello dei Conservatori e Riformisti capeggiato da David Cameron e il finire nel limbo dei Non-Iscritti.
Questa non è un esercizio di democrazia diretta, ne è piuttosto una triste parodia.
Eppure, come spiega il post di Grillo: «I contatti sono stati avviati con i segretari generali o con i Presidenti, entranti o uscenti, dei gruppi stessi, in quanto rappresentanti di una volontà politica unitaria rispetto alle delegazioni che li compongono». Non sono state prese in considerazioni le aperture dei singoli europarlamentari. Una scusa questa che non è andata giù ai più. «Riteniamo grave che non si sia tenuto conto di queste dichiarazioni inequivocabili», spiegano gli attivisti. E concludono così: «Invitiamo perciò tutti gli attivisti iscritti certificati a votare compatti per l’opzione dei NON ISCRITTI». Non voterà Farage neanche gran parte degli iscritti sensibili alle tematiche LGBT:
PARLAMENTARI E ATTIVISTI RIBELLI - «Questo è il mio voto turandomi il naso per il gruppo europeo: conservatori e riformisti, i nipotini di Churchill. Solo per non far vincere Farage», spiega la deputata Giulia Sarti. La parlamentare grillina non è la sola a non condividere le opzioni offerte stamane:
«E’ un grosso errore non inserire il gruppo europeo dei Verdi – spiega il deputato Gallo – tra le opzioni in votazione per scegliere in quale famiglia stare nel Parlamento Europeo. Inserire i verdi nelle possibili votazioni non avrebbe compromesso altre trattative successive perché nel caso la soluzione più votata non fosse stata praticabile, si sarebbe perseguita la successiva più votata». Manlio Di Stefano invece spiega il suo endorsement per Farage: «Io ho scelto da tempo, voterò EFD. Perché? Semplice, voto per far parte di un gruppo che centra la sua politica sui concetti di sovranità popolare, economica, monetaria ed alimentare».Qui sotto altre reazioni: un po’ ironiche e un po’ “criptiche”
Il voto si chiuderà stasera alle 19. Anche se sembra probabile la confluenza verso l’EFD, resta da capire se il nuovo gruppo di Nigel Farage riuscirà ad avere i numeri giusti per la sua formazione. In caso contrario i 5 stelle potrebbero confluire su ECR (con ovvi problemi di affinità) o molto più probabilmente finire (grazie al voto di protesta) nei non iscritti. La terza azione implicherà per i neoeletti un raggio d’azione limitato all’interno del Parlamento Europeo. Intanto si “spamma” a dovere:
IL TROLL DEL PS – Altro particolare che non è piaciuto affatto è il PS in fondo al post:
Questo significa che se la maggioranza opta per ECR (e la cosa per una serie di svariati motivi non andrà in porto) si passerà alla seconda opzione (che potrebbe essere Farage). «Ho sempre avuto rispetto e stima per Beppe Grillo – spiega un attivista in uno dei tanti gruppi on line – ma ultimamente mi ha deluso, mi ha deluso durante alla consultazione con Renzi, mi ha deluso da Vespa, mi ha deluso con Pizzarotti, mi ha deluso con Farage e mi ha deluso ancora di più oggi non mettendo i Verdi nel voto. Non inserendoli quando molti nel M5S li voleva nel sondaggio è un insulto a tutto quello che ha creato, non è democrazia. Oggi sono per il #vaffagrillo». Chissà come finirà.
(Foto Copertina Giulia Sarti al momento decisivo, FB)
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