«Le vere puttane stanno in parlamento»: è bufera sul capogruppo M5S a Roma
di Redazione - 10/06/2014 - Il portavoce grillino dell'XI Municipio avrebbe commentato in rete una foto di un mezzo Ama con a fianco una prostituta scatenando così l'indignazione dei colleghi
Un mezzo dell’Ama in sosta ed una frase infelice, che sarebbe stata pronunciata da Alessio Marini, capogruppo M5S dell’XI Municipio. Marini, commentando lo scatto, ha scritto su Facebook: «E vabbè… fosse quello il vero problema avremmo svoltato. Certamente è disdicevole, ma le vere puttane stanno in parlamento, in regione e in comune. E anche in Municipio. Scusate la franchezza, ma a confronto quella lì è una Signora». Parole che hanno scatenato una serie di polemiche riportate oggi su Agenparl. Del post però non c’è alcuna traccia in rete. Resta solo indignazione per quelle parole digitate.
FRASE INDEGNA – Il minisindaco Maurizio Veloccia ha commentato in merito: «Non so se il capogruppo del Movimento 5 Stelle si senta un grande uomo a dare delle puttane alle donne che sono nel nostro Municipio e nelle altre Istituzioni. Io fossi in lui mi vergognerei». Per il presidente dell’XI Municipio «è davvero indegno di rappresentare migliaia di cittadini che, grazie al voto al M5S, lo hanno fatto eleggere. Dopo aver insultato e messo alla gogna i dipendenti del Municipio, sempre su Facebook, quando chiedeva il loro licenziamento per non essere stati solerti ad aprirgli la porta dell’ufficio, oggi se la prende con le elette. Per un Municipio che fa della parità di genere, della lotta alle discriminazioni ed alla violenza sulle donne uno dei propri punti fondanti, con iniziative pubbliche e formazione nelle scuole, dover assistere a questo spettacolo è davvero deprimente. Il mio apprezzamento invece alle donne del nostro Municipio e delle altre Istituzioni: donne che spesso fanno i salti mortali per coniugare l’impegno politico con il lavoro e la gestione della famiglia. Per il resto, spero solo che l’oblio abbia la meglio su certe parole e certi parolai».
INUTILI TENTATIVI - Polemiche arrivano anche da parte di Gianluca Lanzi (capogruppo Pd), Alberto Belloni (capogruppo Sel) e Claudio Barocci (capogruppo Lista civica Marino).
«Le parole di Alessio Marini sono un insulto gratuito alle parlamentari, alle consigliere regionali e comunali, e soprattutto alle nostre colleghe in Consiglio municipale. E’ un insulto a tutte le donne. Forse il capogruppo Marini si ispira a Massimo De Rosa, deputato del M5S, che alcuni mesi fa durante una seduta della Commissione Giustizia alla Camera rivolto alle parlamentari del Pd disse: ‘Siete arrivate qui solo perché sapete fare bene i pompini’ – sottolineano i capigruppo -. Questa mattina, inoltre, forse cercando di correggere il tiro, il Capogruppo Marini ha scritto il seguente nuovo commento: ‘Dato che qualcuno si è sentito offeso dalle mie dichiarazioni qui sopra specifico che il termine puttana va inteso in senso politico e non è riferito in nessun modo alle Donne in quanto genere, ma a chi fa mercimonio della propria integrità morale. Francamente non credevo ci fosse bisogno di dare questa spiegazione’. Una correzione che arriva tardi».
«Le parole di Alessio Marini sono un insulto gratuito alle parlamentari, alle consigliere regionali e comunali, e soprattutto alle nostre colleghe in Consiglio municipale. E’ un insulto a tutte le donne. Forse il capogruppo Marini si ispira a Massimo De Rosa, deputato del M5S, che alcuni mesi fa durante una seduta della Commissione Giustizia alla Camera rivolto alle parlamentari del Pd disse: ‘Siete arrivate qui solo perché sapete fare bene i pompini’ – sottolineano i capigruppo -. Questa mattina, inoltre, forse cercando di correggere il tiro, il Capogruppo Marini ha scritto il seguente nuovo commento: ‘Dato che qualcuno si è sentito offeso dalle mie dichiarazioni qui sopra specifico che il termine puttana va inteso in senso politico e non è riferito in nessun modo alle Donne in quanto genere, ma a chi fa mercimonio della propria integrità morale. Francamente non credevo ci fosse bisogno di dare questa spiegazione’. Una correzione che arriva tardi».
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