Expo, Maroni: «Persi tre mesi dal governo»
La Lombardia ha fatto «ciò che doveva».
POLEMICA
Continua la polemica fra Roberto Maroni e Matteo Renzi sull'Expo. Dopo il botta e risposta del 10 giugno, il governatore lombardo è tornato alla carica sostenendo che il suo allarme sul ritardo dei lavori sia «fondato» perché «è documentato che cosa il governo doveva fare e cosa non ha fatto».
«È incomprensibile che in tre mesi non si sia fatto nulla», ha aggiunto.
NESSUN PESSIMISMO. Maroni ha negato di essere pessimista, come sostenuto da Renzi, e ha rilanciato: «Le reazioni che sono avvenute, un po' sopra le righe, mi fanno pensare alla storia di chi dice 'il re è nudo' e se la prende con chi lo dice. C'è questo rischio».
LETTERA SENZA RISPOSTA. Il leghista ha spiegato di aver mandato una lettera al governo, il 4 marzo, «indicando una serie di misure che servono per consentire a noi di completare le opere per l'Expo. E non ho ancora ricevuto risposta».
La Regione Lombardia, secondo Maroni, «ha fatto tutto quello che doveva fare. Quindi sono accuse totalmente infondate. Abbiamo chiesto risorse e provvedimenti. Ma il governo non ha fatto nulla».
«È incomprensibile che in tre mesi non si sia fatto nulla», ha aggiunto.
NESSUN PESSIMISMO. Maroni ha negato di essere pessimista, come sostenuto da Renzi, e ha rilanciato: «Le reazioni che sono avvenute, un po' sopra le righe, mi fanno pensare alla storia di chi dice 'il re è nudo' e se la prende con chi lo dice. C'è questo rischio».
LETTERA SENZA RISPOSTA. Il leghista ha spiegato di aver mandato una lettera al governo, il 4 marzo, «indicando una serie di misure che servono per consentire a noi di completare le opere per l'Expo. E non ho ancora ricevuto risposta».
La Regione Lombardia, secondo Maroni, «ha fatto tutto quello che doveva fare. Quindi sono accuse totalmente infondate. Abbiamo chiesto risorse e provvedimenti. Ma il governo non ha fatto nulla».
Mercoledì, 11 Giugno 2014© RIPRODUZIONE RISERVATA
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