L’uomo che non salutò Hitler
La storia di August Landmesser e di una vecchia fotografia che è tornata a circolare negli ultimi giorni sui social network
Una vecchia e bella foto degli anni Trenta è tornata a circolare molto online dopo che “Historical Pics”, un account molto seguito su Twitter che diffonde tweet con fotografie d’epoca, l’ha pubblicata mercoledì sera. L’immagine mostra una folla che fa il saluto nazista con in mezzo un unico uomo a braccia incrociate. La storia è piuttosto nota e la foto è esposta al centro di documentazione “Topography of Terror” che si trova nella vecchia sede della Gestapo, a Berlino. La fotografia venne scattata nel 1936 in occasione del varo di una nave al porto di Amburgo, alla presenza di Adolf Hitler. L’uomo che si distingue nella folla si chiama August Landmesser.
(la foto si ingrandisce con un clic)
August Landmesser, che all’epoca aveva 25 anni, era un operaio del cantiere navale di Amburgo: l’anno prima, nel 1935, aveva sposato Irma Eckler, una giovane ebrea di 22 anni da cui ebbe due figlie. Le leggi razziali entrate in vigore nel 1935 impedirono di riconoscere il loro matrimonio all’ufficio del registro del comune di Amburgo: August venne escluso dal partito nazista, al quale si era iscritto nel 1931, e poi fu arrestato con la moglie nel 1938 per aver «disonorato la razza». Condannati entrambi ai lavori forzati, lui venne liberato nel 1941 e poi, nonostante i suoi precedenti, inviato al fronte; lei morì prigioniera nel 1942. Le figlie vennero inviate in un orfanotrofio e successivamente affidate a dei parenti.
Nel 1991 una di loro riconobbe il padre in questa foto, ripresa dal quotidiano tedesco Die Zeit. Cominciò a documentarsi e raccogliere fonti e dati, e nel 1996 pubblicò un libro con la storia della sua famiglia. August Landmesser non fu l’unico a rifiutare pubblicamente di rendere omaggio a Hitler: ci fu ad esempio il campione di ciclismo tedesco Albert Richter che nel dicembre del 1939 dopo aver vinto una corsa alla Deuschtlandhalle di Berlino, si rifiutò di fare il saluto nazista.
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